


ACQUAPENDENTE – Il Cinema Olympia ha raggiunto un traguardo storico e lo ha celebrato insieme alla città spegnendo cento candeline. Sabato 27 dicembre la storica sala aquesiana è stata protagonista di un pomeriggio e di una serata dedicati alla sua lunga storia, diventando ancora una volta punto di incontro e simbolo culturale della comunità.
Le celebrazioni hanno preso il via nel tardo pomeriggio, con un programma condiviso che ha visto la partecipazione della Regione Lazio, del Comune di Acquapendente, della Biblioteca comunale, dell’Archivio storico comunale e dell’Archeoclub. A dare il benvenuto al pubblico è stata la sindaca Alessandra Terrosi, che ha aperto gli interventi soffermandosi sul ruolo del Cinema Olympia come spazio di aggregazione e luogo capace, nel corso di un secolo, di ospitare linguaggi, arti ed esperienze culturali diverse.

Il percorso di approfondimento è proseguito con l’intervento di Giuseppe Ciacci, presidente di ArcheoAcquapendente Aps, che ha ripercorso la storia della sala valorizzandone il significato come bene da tutelare, testimonianza materiale e immateriale della vita cittadina. A chiudere il ciclo di contributi è stato Cesare Goretti, esperto di multimedia e realtà virtuale, che ha accompagnato il pubblico in un viaggio ideale dalle origini del cinema alle più recenti innovazioni tecnologiche, mettendo in dialogo passato e futuro.
La serata è proseguita in un clima conviviale con un buffet e un brindisi celebrativo, prima di tornare al cuore dell’evento: il cinema. Alle 20.30 è stata infatti proiettata, in versione restaurata, “La febbre dell’oro” di Charlie Chaplin, un omaggio alle radici della settima arte e un richiamo ideale agli anni in cui l’Olympia muoveva i suoi primi passi.
Una giornata intensa e partecipata che ha confermato il Cinema Olympia non solo come luogo di proiezioni, ma come patrimonio culturale vivo, capace di attraversare le generazioni e di continuare a raccontare la storia di Acquapendente.
