ANNO 15 n° 176
Acqua, l'Egato chiede maggiore rapiditą nelle comunicazioni di non potabilitą
La consulta d'ambito: 'Ordinanze fatte in ritardo, bisogna attivare canali diretti'
25/06/2025 - 10:47

 

 

 

VITERBO - In data odierna si è tenuta una riunione della Consulta d'Ambito dell'EGATO convocata dal presidente Romoli e promossa dalla sindaca Frontini.

La riunione, allargata anche al gestore idrico -Talete S.p.A. e ai referenti territoriali di ASL e ARPA, è stata finalizzata alla gestione delle comunicazioni di non conformità dell'acqua erogata e alle relative necessità di emanare tempestive Ordinanze di non potabilità e informative alle popolazioni interessate.

Fermo restando che, tra le parti è stata ribadita la eccezionalità del fenomeno e la bassissima percentuale degli sforamenti, è stata confermata la necessità di concertare un sistema più rapido di comunicazioni al fine di evitare che su eventuali difformità si accumulino ritardi non tollerabili.

E proprio a riguardo, la sindaca Frontini ha sottolineato che in più occasioni sono arrivate comunicazioni di difformità dalla ASL competente nel tardo pomeriggio del venerdì, ad uffici chiusi, e l'amministrazione si è potuta attivare solo il lunedì successivo lasciando i cittadini all'oscuro della necessità di fare un uso solo igienico sanitario dell'acqua erogata da taluni tratte di acquedotto.

La Asl e l'ARPA hanno spiegato la lora catena comunicativa ma anche che per l'analisi dei metalli (tra cui anche l'Arsenico) occorre inviare il campione a Roma ed attendere la risposta che, per il numero di campioni da processare, non sempre è tempestiva.

Talete ha evidenziato che le loro analisi sono molto più rapide ma non hanno valore sufficiente per intervenire a livello di Ordinanza Sindacale. Tuttavia, potrebbero coadiuvare ASL e ARPA nella definizione di una piattaforma informatica regionale/provinciale in grado di rendere più efficace e tempestiva la comunicazione a riguardo.

Nel frattempo, l'EGATO si farà carico di recepire dalle amministrazioni Locali e comunicare ad ASL, ARPA e Talete i referenti comunali cui inviare comunicazioni urgenti in merito per via telefonica e telematica al pari delle comunicazioni emesse dalla Protezione Civile in caso di calamità.

Il presidente Romoli e tutti i sindaci della consulta hanno altresì sottolineato la necessità di interloquire rapidamente con la Regione Lazio per far in modo che l'ARPA Viterbo sia nuovamente messa in grado di analizzare direttamente le concentrazioni di Arsenico nell'acqua erogata atteso anche che nel nostro territorio risiede la maggiore concentrazione di impianti di dearsenificazione regionali (oltre 80 impianti gestiti).

Provincia di Viterbo






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