


VITERBO - Sono partite dalle segnalazioni dell'istituto scolastico le indagini che hanno portato a processo un uomo di 39 anni, originario dell'Ecuador, accusato di aver abusato sessualmente di una studentessa di soli 15 anni. I fatti risalgono al gennaio 2024, in un comune a sud della provincia di Viterbo, dove l'imputato avrebbe avuto rapporti completi con la minore mentre questa si trovava in uno stato di ebbrezza alcolica.
La ragazzina, originaria di un paese dell'America centrale, si è confidata con alcune insegnanti della sua scuola. È stata la segnalazione formale dell'istituto e la relazione della dirigente a mettere in moto la macchina della giustizia, con i poliziotti della squadra mobile, coordinati dalla pm Paola Conti, che hanno avviato le indagini, le quali includono perquisizioni e sequestri di apparati informatici e telematici.
L'uomo è a processo con l’accusa di violenza sessuale pluriaggravata. Le aggravanti contestate sono la minore età della vittima, le sue condizioni di minorata difesa dovute all'assunzione di alcol e la natura del rapporto contestato.
Secondo il capo di imputazione, l'uomo avrebbe indotto la 15enne 'a compiere e subire atti sessuali, abusando delle condizioni di inferiorità fisica dovuti all'età e allo stato di ebbrezza alcolica in cui si trovava'. La giovane è parte civile nel procedimento, assistita dall'avvocato Daniele Nobili.
Nell'udienza di ieri, lunedì 17 novembre, la difesa dell'imputato, rappresentata dagli avvocati Caterina Boccolini e Giuseppe Sinatra, ha nuovamente avanzato la richiesta di patteggiamento.
Tuttavia, il collegio dei giudici ha detto 'no'. La stessa richiesta era già stata respinta in precedenza dal GUP durante la fase preliminare. Il presidente Jacopo Rocchi ha motivato la decisione sottolineando la gravità eccezionale dei fatti contestati, evidenziando che si tratta di un rapporto sessuale ai danni di una minorenne in stato di vulnerabilità.
In seguito al diniego del patteggiamento, il collegio ha dichiarato la propria astensione per aver espresso un giudizio sul merito dell'istanza. Gli atti sono stati, pertanto, rimessi al tribunale per l'assegnazione a un nuovo collegio che dovrà procedere con il dibattimento.