ANNO 15 n° 186
Abolita la classe III^ del corso per adulti dell'istituto tecnico Leonardo da Vinci
Iniziativa del Provveditorato che fa discutere. I docenti: 'La scuola professionale insegna il mestiere del domani, siamo contrari a questo provvedimento'
Alessandra
03/07/2025 - 07:02
di Alessandra Sorge

VITERBO - 'Con nostro grande stupore siamo venuti a conoscenza che il Provveditorato agli studi di Viterbo ha deciso di abolire la classe terza del corso per adulti dell'istituto tecnico Leonardo Da Vinci corso elettrotecnica ed elettronica. Riteniamo questo provvedimento inaccettabile e ingiusto', è lo sfogo amaro di un gruppo di docenti che in seguito alle nuove direttive impartite dall'ufficio scolastico regionale del Lazio hanno deciso di far sentire la propria voce, preoccupati per il futuro del Cpia del capoluogo.

'I nostri corsi - spiegano i professori - rappresentano la continuazione storica dei 'corsi serali” per gli studenti lavoratori per il conseguimento del diploma. Il percorso di studi di articola in tre periodi: il primo ricomprende le classi 1a e 2a, il secondo le classi 3a e 4a e il terzo la classe 5a. Per qualche anno abbiamo avuto tutti e 3 i periodi, successivamente è stata tolta la seconda classe. Questa struttura è durata diversi anni e ha permesso di arrivare ad un corpo docenti stabile e ad un crescendo di iscrizioni, tanto che negli ultimi 5 anni non siamo mai scesi sotto le 30 iscrizioni con punte di 43'.

'Questo successo - spiegano i docenti - è dovuto alla grande professionalità e preparazione del personale docente e dalle opportunità offerte dal corso di studi: essendo ormai da diversi anni in contatto stretto con le realtà locali di imprese operanti nel settore impiantistico elettrico civile ed industriale, i discenti stessi, una volta diplomati, hanno la possibilità di poter accedere a figure lavorative di tutto rispetto, dato che le imprese stesse ne riconoscono l’altro grado di preparazione tecnica. Si affidano a noi anche tanti laureati'

'Fatta questa dovuta premessa - continuano - e nonostante il fatto che anche per il prossimo anno siano state raccolte oltre 22 iscrizioni (ci si può iscrivere fino a fine ottobre) il Provveditorato agli studi ha sentenziato di ridurci la terza classe. In questo modo rimarrebbero solo la quarta e la quinta, ma la quarta prenderà in se anche gli iscritti della terza, che fa comunque parte del secondo periodo, creando problemi nella programmazione per via dei diversi gradi di competenze'.

Nonostante le premesse più che incoraggianti sull'ottimo andamento del corso, i docenti non capiscono la natura di tale provvedimento: 'Temiamo - concludono - che ci sia il velato desiderio di smantellare completamente questa istituzione tanto importante in quanto raccordo fondamentale tra mondo della scuola e mondo del lavoro e strumento formidabile per la riqualificazione professionale in un contesto attuale dove la professionalità tecnica è fortemente richiesta ma anche in un contesto futuro dove questo settore risulterà sempre in cerca di figure professionali'






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