di Fabio Tornatore
VITERBO - Tornano i parcheggiatori abusivi dentro le mura di Viterbo: nel piazzale di Valle Faul uomini chiedono soldi dopo aver aiutato a parcheggiare l'auto nell'unico parcheggio gratuito del centro storico. Il problema sociale dietro il lavoro abusivo potrebbe essere il campanello d'allarme di una comunità che non riesce più a soddisfare i bisogni primari di tutti i suoi abitanti.
'Solo venti centesimi, non ci prendo neanche un caffè', dice l'uomo, e dopo aver lasciato un altro euro con la paura di trovare la macchina graffiata il pensiero va al parcheggio a pagamento a piazza del Sacrario. Tornano dunque, dopo anni che non se ne vedevano più nella città, i cittadini che cercano di guadagnarsi da vivere aiutando gli automobilisti a posteggiare l'automobile.
Il problema non è certo economico, e non riguarda nemmeno la sicurezza, visto che non hanno mai fatto del male a nessuno e nessuno si è mai lamentato di aver trovato la macchina con la fiancata graffiata, anche se la paura di ritorsioni al mancato pagamento del dazio rimane. Anni fa erano in largo Cavalieri Costantiniani, prima che il Comune facesse i lavori, e nel parcheggio alle Fortezze, poi pare siano spariti dalla città, come i ragazzi che pulivano i parabrezza ai semafori della città una ventina di anni fa. Oggi si ripresenta il lavoro abusivo: la domanda se un disagio economico e sociale si sia riaffacciato a Viterbo, o almeno in una parte della città, dunque è legittima.