ANNO 14 n° 129
A Sergio Urbani la “Miglior Regia” al Festival Rita Sala
Il regista viterbese si aggiudica il prestigioso premio con “Macbeth” di W. Shakespeare
27/03/2018 - 12:07

ROMA - Si è appena conclusa la XXVII edizione del prestigioso Festival Teatrale del Teatro Patologico, intitolato a Rita Sala, firma prestigiosa e anima de «Il Messaggero», che per 33 anni ha garantito alle pagine di cultura, uno sguardo attento, critico e poetico sul mondo del teatro, della lirica, della letteratura e dell’arte.

Il Direttore Artistico del Teatro Patologico e del Festival è Dario D’Ambrosi, uno dei maggiori artisti d’avanguardia italiani. Autore, regista e attore, D’Ambrosi porta avanti da oltre trent’anni la sua personale ricerca sulla follia sviluppando trasposizioni teatrali tra le più interessanti della scena italiana e internazionale. Come attore D’Ambrosi lavora per il cinema e la televisione. All’attivo ha interpretazioni a fianco di artisti quali Anthony Hopkins, Jessica Lange, Ben Gazzara, Sergio Castellitto, Dario Fo. Ha lavorato sotto la regia di Mel Gibson e diretto lui stesso film e cortometraggi.Fra i numerosi riconoscimenti conferiti a Dario D’Ambrosi e al suo Teatro Patologico ricordiamo la “Medaglia D’oro” dal Presidente della Repubblica per le attività di Teatro-terapia svolte dal Teatro Patologico.

Tra i bellissimi spettacoli che per quasi due mesi si sono avvicendati sul palco del Teatro Patologico, si distingue l’intenso, appassionante e oscuro “Macbeth” diretto da Sergio Urbani che si aggiudica la “Miglior Regia” del celebre Festival. Al giovane e visionario regista va l’ennesimo e importante riconoscimento, a conferma del grande talento dell’artista viterbese che da anni ormai trasferisce e regala al pubblico intense emozioni, sorprendenti visioni e meravigliose immagini.

Spettacolo sublime, emozionante, avvincente, dove ogni passaggio emozionale o situazionale, sprofonda o si eleva con la musica, e viene sottolineato perfettamente da una fotografia di grande effetto e impatto visivo. Due ore di grande pathos, di arditi intenti, di misteriosi incontri e cruenti scontri. L’amore e l’odio sono scritti con il sangue, e nel sangue trovano la via per la gloria…o per la distruzione.

Assolutamente da vedere!






Facebook Twitter Rss