ANNO 15 n° 357
A Natale cresce la solitudine tra gli anziani: riflessioni anche nella Tuscia
Da Sanremo un modello di accoglienza e socialitą che invita a ripensare il tema anche nel viterbese
22/12/2025 - 06:56

di SDA

VITERBO - Il Natale, da sempre simbolo di famiglia, casa e convivialità, può rivelarsi per molti anziani un momento particolarmente fragile e carico di malinconia. In Italia, secondo gli ultimi dati Istat, oltre 4 milioni di over 65 vivono soli e quasi uno su tre dichiara di sentirsi ancora più isolato proprio durante le festività. Una tendenza che non risparmia nemmeno il nostro territorio.

 

Nella provincia di Viterbo, come in gran parte del Paese, il tema della solitudine nella terza età è presente e crescente. Molti anziani vivono in piccoli centri, spesso distanti dai figli o senza una rete sociale stabile; altri affrontano questo periodo con un carico emotivo amplificato dalla mancanza di compagnia. Le feste, che per alcuni sono motivo di gioia, per altri diventano infatti una lente che ingrandisce l’assenza.

 

I dati Istat parlano chiaro: in Italia la popolazione over 65 è pari a 14,36 milioni di persone, il 24,3% del totale (al 1° gennaio 2024). Entro il 2042, si stima che 5,8 milioni di anziani vivranno da soli. Una solitudine abitativa che, soprattutto a Natale, rischia di trasformarsi in isolamento emotivo, con effetti negativi su salute, stato d’animo, qualità del sonno e serenità generale.

 

In questo contesto nazionale, arriva da Sanremo un progetto che offre una risposta concreta, anche come spunto di riflessione per realtà territoriali come la Tuscia: la residenza Over Senior Living, una struttura che accoglie anziani autosufficienti non solo per lunghi periodi, ma anche per soggiorni brevi e vacanze, proprio nei momenti più delicati dal punto di vista emotivo.

 

«La nostra missione è semplice: nessuno dovrebbe affrontare il Natale da solo» afferma Lino di Lernia, Co-founder di Over Senior Living. La residenza mette a disposizione camere e appartamenti vista mare, spazi di socialità, cucina interna e attività condivise come laboratori creativi, momenti musicali, letture, incontri e pranzi comunitari.

«Durante le feste – continua di Lernia – il senso di solitudine può aumentare, soprattutto quando mancano figure vicine o quando ci si ritrova a vivere ricordi e distanze. Noi cerchiamo di offrire alternative fatte di compagnia, serenità e relazioni positive».

 

Un esempio che dimostra quanto l’approccio basato sulla cura, sull’accoglienza e sulla socialità possa fare la differenza, trasformando i giorni di festa in un momento di relazione e non di isolamento.

 

E mentre in molte case italiane, come anche nella nostra provincia, tanti anziani rischiano di trascorrere il Natale in silenzio, alla residenza Over a Sanremo si vive un clima opposto: addobbi, attività condivise, nuovi legami e sorrisi. Perché, al di là della distanza geografica, il messaggio resta universale:

la terza età non deve essere sinonimo di solitudine, soprattutto a Natale.

 

Un esempio che invita a riflettere anche in Tuscia, dove spesso le realtà sociali, le associazioni e le reti del volontariato si impegnano per offrire compagnia e supporto agli anziani del territorio. Il tema resta aperto e sentito, e lo sguardo verso esperienze come quella di Sanremo ci ricorda che nessun anziano dovrebbe rimanere solo, soprattutto nel periodo più umano e simbolico dell’anno.






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