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A Castel Sant'Elia una panchina rossa gigante contro la violenza sulle donne
Il sindaco Girolami: 'Donne mai pił sole'
21/11/2023 - 07:05
di Alessandra Sorge
A Castel Sant'Elia una panchina rossa gigante contro la violenza sulle donne
Il sindaco Girolami: 'Donne mai più sole'
CASTEL SANT'ELIA - Un panchina rossa gigante per dire no alla violenza contro le donne, per sottolineare che è importante dedunciare e, ancora di più, trovare il coraggio di farlo anche quando si ha paura di essere lasciate sole. Il Comune di Castel Sant'Elia ha inaugurato venerdi scorso questo importante e significativo 'monumento' a pochi giorni dal 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, per ribadire il proprio impegno contro la violenza di genere.
La panchina 'panoramica' è stata istallata a Palazzo Petretti, da cui si può godere di una vista mozzafiato sulla Valle Suppentonia, sulla basilica romanica di Sant’Elia e su parte del complesso del Santuario di Maria Santissima Ad Rupes.
'Salendo a due metri di altezza volevamo suggerire un’idea di libertà ed emancipazione - ha detto il sindaco Vincenzo Girolami -. Le donne non devono più sentirsi sole, e questa panchina è un modo simbolico per ricordare a tutti che noi, come amministrazione, vigileremo costantemente su questo problema senza lasciare indietro nessuno. Con questa panchina, tutte le donne possono diventare giganti', ha commentato con slancio il sindaco.
L'incontro, che ha visto la partecipazione degli alunni della scuola media Stradella insieme alle forze dell'ordine e dalla comandante Palmina Lavecchia, si è aperto con i saluti di Giulia Ragonese, dell'associazione Differenza Donna. La responsabile del centro antiviolenza Galassia di Formello ha parlato agli studenti creando spunti di riflessione e un acceso dibattito sul tema della violenza di genere; sul perchè sia stata istituita una giornata internazionale su questa problematica, sottolineando come la matrice culturale sia spesso la causa di molti femminicidi.
Nel suo intervento, la preside dell'istituto Stradella, Domenica Ripepi, ha ribadito la centralità della scuola nella corretta formazione culturale contro gli stereotipi di genere, del rispetto della dignità, spiegando che la violenza non è solo fisica, ma è anche economica e psicologica.
CASTEL SANT'ELIA - Un panchina rossa gigante per dire no alla violenza contro le donne, per sottolineare che è importante dedunciare e, ancora di più, trovare il coraggio di farlo anche quando si ha paura di essere lasciate sole. Il Comune di Castel Sant'Elia ha inaugurato venerdi scorso questo importante e significativo 'monumento' a pochi giorni dal 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, per ribadire il proprio impegno contro la violenza di genere.
La panchina 'panoramica' è stata istallata a Palazzo Petretti, da cui si può godere di una vista splendida sulla Valle Suppentonia, sulla basilica romanica di Sant’Elia e su parte del complesso del Santuario di Maria Santissima Ad Rupes.
'Salendo a due metri di altezza volevamo suggerire un’idea di libertà ed emancipazione - ha detto il sindaco Vincenzo Girolami -. Le donne non devono più sentirsi sole, e questa panchina è un modo simbolico per ricordare a tutti che noi, come amministrazione, vigileremo costantemente su questo problema senza lasciare indietro nessuno. Con questa panchina, tutte le donne possono diventare giganti', ha commentato con slancio il sindaco.
L'incontro, che ha visto la partecipazione degli alunni della scuola media Stradella insieme alle forze dell'ordine e dalla comandante Palmina Lavecchia, si è aperto con i saluti di Giulia Ragonese, dell'associazione Differenza Donna. La responsabile del centro antiviolenza Galassia di Formello ha parlato agli studenti creando spunti di riflessione e un acceso dibattito sul tema della violenza di genere; sul perchè sia stata istituita una giornata internazionale su questa problematica, sottolineando come la matrice culturale sia spesso la causa di molti femminicidi.
Nel suo intervento, la preside dell'istituto Stradella, Domenica Ripepi, ha ribadito la centralità della scuola nella corretta formazione culturale contro gli stereotipi di genere, del rispetto della dignità, spiegando che la violenza non è solo fisica, ma è anche economica e psicologica.