ANNO 14 n° 75
A Castel Sant'Elia si viaggia nel tempo alla scoperta del Pagus Etrusco
Alessio Grandicelli crea il primo villaggio etrusco fedelmente riprodotto come al tempo degli antenati
Alessandra
15/08/2022 - 05:55
di Alessandra Sorge

CASTEL SANT'ELIA -  Come in una sorta di portale temporale, dopo 2500 anni di storia, nei pressi dell'agriturismo Rio Vicano, si aprono le porte di Pagus, un intero villaggio arcaico fedelmente riprodotto come al tempo degli etruschi.

Autore di questo incredibile quanto unico capolavoro storico è Alessio Grandicelli, grande appassionato e profondo conoscitore del popolo etrusco, che ha dedicato tre anni di lavoro per la realizzazione di questo progetto. Un progetto basato sulla riproduzione fedele al 100% di un vero villaggio etrusco, con tanto di capanne, perfettamente abitabili, e una serie di piccoli edifici in cui venivano svolti i mestieri come, ad esempio, il lavoro al telaio, la cardatura della lana o la conciatura delle pelli. Il tutto per far capire nella maniera più realistica possibile come si viveva esattamente più di 2500 anni fa.

 'Ho dedicato tanta passione e tanto studio per questa iniziativa - ha commentato con entusiasmo Alessio -. Sono un appassionato di storia etrusca da oltre 25 anni e chi mi conosce sa quanta dedizione metto nei miei progetti'. In effetti, Alessio, è riuscito negli anni a compiere lavori veramente stupefacenti, riproducendo fedelmente qualsiasi oggetto etrusco sia nei materiali che nella lavorazione, come da ultimo la riproduzione fedele di una biga etrusca con tanto di filamenti in bronzo. Tutto intorno a lui parla un linguaggio arcaico. E questa ultima invenzione ne è l'ennesima entusiasmante riprova.

 Non solo la città dei vivi, nel Pagus, è stata inserita anche una piccola necropoli, con la ricostruzione di due tombe scavate nel tufo. E poi ancora i mestieri, o le attività di forgiatura, fusione di metalli o, ancora, la cottura della ceramica, o le tecniche della lavorazione dell'argilla: tutto viene riprodotto come al tempo dei nostri antenati.

Nel villaggio non potevano mancare gli animali, con spazi dedicati, ad esempio, alle galline, i cui nidi venivano scavati nel tufo per raccogliere le uova.

A fianco a lui, in questa avventura, c'è stata la sua compagna Marina Mechkovskaya che ha riprodotto nei minimi dettagli gli abiti indossati dal popolo etrusco.

'Questo progetto - conclude Grandicelli - nasce dalla volontà di allargare a quante più persone possibili la conoscenza di questo popolo così misterioso ma indossolubilmente legato alle nostre radici. L'idea è quella di creare dei laboratori didattici per le scuole affinchè i bambini, nel gioco, possano apprendere le basi della conoscenza del nostro passato'.

 Il Pagus Etrusco, che si estende su uno spazio di circa mezzo ettaro, sarà inaugurato il prossimo 11 settembre.

 

 

 


A Castel Sant'Elia si viaggia nel tempo alla scoperta del Pagus Etrusco

Alessio Grandicelli crea il primo villaggio etrusco fedelmente riprodotto come al tempo degli antenati

Come in una sorta di portale temporale, dopo 2500 anni di storia, nei pressi dell'agriturismo Rio Vicano, si aprono le porte

di Pagus, un intero villaggio arcaico fedelmente riprodotto come al tempo degli etruschi.
Autore di questo incredibile quanto unico capolavoro storico è Alessio Grandicelli, grande appassionato e profondo

conoscitore del popolo etrusco, che ha dedicato tre anni di lavoro, sia di notte che di giorno, per la realizzazione di

questo progetto. Un progetto basato sulla riproduzione fedele al 100% di un vero villaggio etrusco, con tanto di capanne,

perfettamente abitabili, e una serie di piccoli edifici in cui venivano svolti i mestieri come, ad esempio, il lavoro al

telaio, la cardatura della lana o la conciatura delle pelli. Il tutto per far capire nella maniera più realistica possibile

come si viveva esattamente più di 2500 anni fa.

'Ho dedicato tanta passione e tanto studio per questa iniziativa - ha commentato con entusiasmo Alessio -. Sono un

appassionato di storia etrusca da oltre 25 anni e chi mi conosce sa quanta dedizione metto nei miei progetti'. In effetti,

Alessio, è riuscito negli anni a compiere lavori veramente stupefacenti, riproducendo fedelmente qualsiasi oggetto etrusco

sia nei materiali che nella lavorazione, come da ultimo la riproduzione fedele di una biga etrusca o la macina per i cerali.

Tutto intorno a lui parla un linguaggio arcaico. E questa ultima invenzione ne è l'ennesima entusiasmante riprova.

Non solo la città dei vivi, nel Pagus, è stato inserito anche una piccola necropoli, con la ricostruzione di una tomba

scavata nel tufo. E poi ancora i mestieri, o le attività di forgiatura, fusione di metalli o, ancora, la cottura della

ceramica, o le tecniche della lavorazione dell'argilla: tutto viene riprodotto come al tempo dei nostri antenati.
Nel villaggio non potevano mancare gli animali, con spazi dedicati, ad esempio, alle galline, i cui nidi venivano scavati

nel tufo per raccogliere le uova.
A fianco a lui, in questa avventura, c'è stata la sua compagna Marina Mechkovskaya che ha riprodotto nei minimi dettagli gli

abiti indossati dal popolo etrusco.
'Questo progetto - conclude Grandicelli - nasce dalla volontà di allargare a quante più persone possibili la conoscenza di

questo popolo così misterioso ma indossolubilmente legato alle nostre radici. L'idea è quella di creare dei laboratori

didattici per le scuole affinchè i bambini, nel gioco, possano apprendere le basi della conoscenza del nostro passato.

Il Pagus Etrusco, che si estende su uno spazio di mezzo ettaro, sarà inaugurato il prossimo 11 settembre.





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