


di Fabio Tornatore

VITERBO - Gli edifici dell'edilizia popolare pubblica dovranno avere classe energetica B o superiore: è la rivoluzione finanziata dall'Europa, dallo Stato e dalla Regione Lazio con 17 milioni di euro per il prossimo triennio.
'Parte del patrimonio è caratterizzato dalla vetustà delle strutture nonché dalla obsolescenza dei materiali utilizzati al momento della realizzazione degli edifici'. E' quanto è stato messo nero su bianco dalla Regione Lazio nella determina di revisione delle risorse assegnate all'edilizia pubblica: il patrimonio pubblico delle cosiddette 'case popolari' ha bisogno di una revisione completa, e l'obiettivo ora è il miglioramento energetico degli edifici.
Tra i criteri di assegnazione dei fondi infatti ci sono i fattori di innovatività ed eco-sostenibilità, inclusa l’introduzione di BACS in grado di raggiungere almeno la classe B.
Le risorse saranno ripartite nel triennio a partire da quest'anno: 4,5 milioni infatti sono destinati al 2025, 11,6 milioni per il 2026 e 832 mila euro per il 2027. La divisione delle quote di finanziamento graverà per 40% sull'UE, per una quota di 6 milioni 800 mila euro, il 42% sullo Stato, per 7 milioni 140 mila euro e il restante 18%, ovvero 3 milioni di euro, sulla Regione Lazio.