ANNO 14 n° 128
118, in arrivo nuovo concorso per autisti. ''Ma si tutelino i precari storici''
Internalizzazione: confronto in commissione regionale tra vertici Ares e sindacato Confail
18/02/2022 - 07:29

VITERBO - Un nuovo concorso per autisti del 118 entro la fine dell’anno, annuncia la Regione. Vedremo se sarà così – risponde il sindacato -, la cosa importante è che le procedure di selezione tengano conto degli anni di servizio posseduti dai precari storici del soccorso, quei lavoratori impiegati presso le ditte esterne, in prima linea anche durante l’emergenza Covid, e  che altrimenti rischiano di finire a casa, come già successo ad alcuni di loro.

Prosegue nel Lazio il percorso di internalizzazione del servizio di emergenza/urgenza su strada. Se ne è parlato nei giorni scorsi in una audizione della commissione regionale Trasparenza e Pubblicità presieduta da Chiara Colosimo. Un incontro richiesto dalla consigliera regionale Francesca De Vito, durante il quale sono intervenuti Maria Paola Corradi, direttore generale Ares 118, Vinicio Amici e Alessio Elcani, rispettivamente, segretario regionale e segretario provinciale della Confail (Confederazione autonoma italiana lavoratori Lazio) ed Egidio Schiavetti, capo segreteria dell’assessore alla sanità. Hanno partecipato all’audizione, oltre a Colosimo e De Vito, i consiglieri: Orlando Tripodi (Lega), Paolo Ciani (Centro solidale-DemoS), Fabio Capolei (FI) e Fabrizio Ghera (FdI).

Alessio Elcani ha parlato di circa 1000 dipendenti che ''rischiano di andare a casa dopo 10-15 anni di servizio per i cittadini''. Infermieri, autisti, barellieri. Vinicio Amici invece ha detto di aver sottoposto più volte la questione ma di non aver mai ricevuto risposte.

La discussione è partita dall'ultimo concorso per internalizzare gli autisti delle ambulanze private, il cui esito ha dato il via invece a diversi ricorsi in sede di giustizia amministrativa e a molte polemiche. Secondo Confail i lavoratori che da anni attendono di essere stabilizzati non sarebbero stati tutelati: ''Non abbiamo mai chiesto una corsia preferenziale – chiarisce a margine Amici facendo riferimento alla legge 220 del 2001 – ma un punteggio che tenga conto degli anni di servizio svolto dai lavoratori delle ditte esterne''. Invece, secondo Confael, questi ultimi si sarebbero visti passare davanti in molti casi anche da candidati privi di esperienza per quanto riguarda la guida di mezzi di soccorso. Un punto sul quale nei mesi scorsi era andato in onda anche un faccia a faccia tra i lavoratori e l’assessore alla sanità Alessio D’Amato su La7.

''Le prove selettive sono risultate perfettamente congrue per la valutazione dei candidati – ha detto dal canto suo in commissione Corradi – e tutti sono rientrati nella graduatoria. Alla fine, abbiamo avuto 572 unità a cui si aggiungono 21 militari, quindi 593 in totale, e al momento abbiamo scorso la graduatoria fino al 392esimo posto, più i 21 militari che sono stati assunti subito. Restano 180 idonei, a fronte di una previsione di assunzione per il 2022 di circa 247 unità per coprire il nostro fabbisogno. Per colmare questo gap apriremo un’altra procedura selettiva nella seconda metà di quest’anno''. Con riferimento ai ricorsi, Corradi ha precisato che non c’è stato nessuna sospensiva del Tar e che i ricorsi che sono stati presentati riguardano solo la contestazione dei criteri di esclusione per ciascun singolo concorrente. ''Al momento quindi – ha concluso la direttrice – il concorso è inoppugnabilmente valido e non c’è stato alcun ricorso che riguardasse il bando o le delibere di chiarificazione dei criteri utilizzati nello stesso''.

Sull’internalizzazione del servizio di trasporto dell’Ares 118, Egidio Schiavetti ha ribadito la volontà dell’assessorato alla Sanità ''che questa attività sia tutta a gestione diretta, non solo per gli autisti ma anche per gli infermieri dedicati alle ambulanze. Le indicazioni che ha dato l’assessore D’Amato sono di internalizzare il servizio'', ha precisato Schiavetti.

A margine della seduta della commissione la posizione di Confail resta critica. ''L’annuncio di un nuovo concorso rischia di rivelarsi una illusione per i lavoratori, visto che al momento non ci sarebbero neanche i mezzi per far viaggiare tutto questo personale'', spiega Amici. Che ribadisce comunque quanto già detto: ''L’unica via per l’internalizzazione è quella che passa attraverso il riconoscimento degli anni di servizio dei precari storici''.







Facebook Twitter Rss