ANNO 15 n° 126
Est Moda In Rebus, I guai della settimana della moda meneghina
>>>>>>>> di Mr. Alpha <<<<<<<<
01/10/2014 - 01:02

di Mr. Alpha

VITERBO - La settimana della moda milanese anche quest'anno si è chiusa tra accuse e polemiche. L'analisi di scenario più completa e riassuntiva della kermesse meneghina arriva direttamente dalle colonne (virtuali) del prestigioso sito “Business Of Fashion” dove il giornalista Angelo Flaccavento non le ha mandate di certo a dire agli organizzatori della manifestazione.

Ritmi serrati, disorganizzazione logistica, calendario compresso, sono queste le critiche maggiori firmate Flaccavento, ma condivise da tutto il fashion system. In realtà le stesse problematiche si erano verificate anche lo scorso anno con una inutile quanto sterile diatriba scatenatasi tra Giorgio Armani e Anna Wintour. 

Evidentemente sbagliando non si impara, dato che i mesi sono passati, ma i problemi sono rimasti gli stessi. Polemiche a parte, ciò che veramente importa è quanto avvenuto in passerella. 

Tra le migliori novità di stagione c'è da segnalare il debutto di Giamba, la nuova linea di Giambattista Valli. Lo stilista romano, ma parigino d'adozione, ha pensato ad una collezione giovane e spensierata e l'ha dedicata alle giovanissime ragazze metropolitane. Uno stile romantico e disincantato dove i collant sono a pois, gli abiti cortissimi e le stampe floreali.

Chi invece intende la modernità in una maniera totalmente differente è Miuccia Prada che per la sua storica maison si è ispirata all'antico. La vera modernità sta nel saper trasformare il passato in qualcosa di ultra moderno. Ecco così che scendono in pista vecchi tessuti (come il broccato) mixati a garze e cotoni poveri. Il risultato è una progetto controcorrente dove le antiche regole della sartoria sono stravolte e rivisitate.

Il futuro è la chiave di lettura per interpretare anche il lavoro di Fendi dove si nota immediatamente una certa predisposizione per nuove lavorazioni d'avanguardia. Gli abiti si trasformano in gabbie o presentano tagli laser di “fontaniana” memoria, mentre debutta in passerella la nuova “baguette” (borsa icona della maison romana) con il logo che appare e scompare in un clic. Di tutt'altro genere è lo show andato in scena in casa Armani. Re Giorgio presenta una collezione semplice e mediterranea dove i colori tenui della sabbia e le sfumature color rosa caratterizzano abiti, tuniche e pantaloni.

Per meglio rappresentare questo mood etereo, Armani ha commissionato a Paolo Sorrentino (regista premio Oscar con “La Grande Bellezza”) la realizzazione di cortometraggio da proiettare prima della sfilata. Un tocco di classe che solo il Gran Maestro della moda italiana poteva regalare al suo pubblico.





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