Viterbo News 24

ANNO 14 n° 119

Le migliori 4 trattorie della Tuscia festeggiano l’ambita “Chiocciola”

Il Casaletto di Grotte Santo Stefano, Il Calice e la Stella di Canepina, La Piazzetta del Sole di Farnese e la Trattoria del Cimino da Colombo dal 1895 di Caprarola hanno festeggiato con amici e clienti, facendo degustare i loro piatti tipici

VITERBO – Ieri, lunedì 27 novembre a Grotte Santo Stefano, le 4 Chiocciole della Tuscia della guida Osterie d'Italia Slow Food Editore hanno festeggiato il premio ricevuto circa un mese fa a Milano, la “Chiocciola”, ossia la massima eccellenza per le trattorie, equivalente alla “Stella Michelin” dei ristoranti. Il Casaletto di Grotte Santo Stefano, Il Calice e la Stella di Canepina, La Piazzetta del Sole di Farnese e la Trattoria del Cimino da Colombo dal 1895 di Caprarola hanno deciso di festeggiarsi e festeggiare il territorio con una giornata insieme ad amici e clienti. L’evento si è svolto a Grotte Santo Stefano, all’interno dell’Agriturismo Il Casaletto con la partecipazione delle cantine della Tuscia presenti nella guida Slow Wine.

Con Slow Food si intende lavorare nella tradizione, ma con uno sguardo alla contemporaneità, creare una cucina consapevole delle radici, moderna nella resa finale, che non segue le mode e che ha quel qualcosa in più nel racconto dei sapori e delle produzioni locali.

Un evento in cui ognuno delle trattorie ha proposto i piatti più identitari o che hanno segnato il loro percorso. La collaborazione dei 4 locali è nel pieno spirito di Slow Food e dei suoi valori, molti dei quali sintetizzabili nella parola sostenibilità: sociale, etica, economica, ambientale a cui si aggiunge la capacità di creare connessioni che a loro volta contribuiscono a costruire il territorio.

Durante la giornata sono intervenuti il Presidente Slow Food Regione Lazio Luigi Pagliaro, il Presidente della Condotta Slow Food Viterbo e Tuscia Marco Tortolini, il Presidente SlowFood Frascati e Terre Tuscolane Stefano Asaro, il sindaco di Canepina Aldo Moneta, il Segretario della Camera di Commercio di Viterbo e Rieti Francesco Monzillo, Carlo Zucchetti dell’omonimo e noto giornale enogastronomico. Importante la presenza del consigliere Regionale Enrico Panunzi, da sempre sostenitore dell’enogastronomia della Tuscia.

Per l’evento “Il Calice e la Stella” di Canepina di Felice Arletti ha preparato: fieno fritto in cartoccetto; fieno di canapa ragù bianco di maialino con fiori di finocchi e nocciola; fieno dolce, cotto nello zucchero a velo, crema basilico e confort di lamponi. “Questi sono solo alcuni dei piatti che facciamo, siamo aperti dal giovedì sera fino alla domenica a pranzo, per gli altri giorni è possibile su prenotazione”.

L’Agriturismo il Casaletto di Grotte Santo Stefano della famiglia Ceccobelli, Marco, Stefano e Robertino, hanno fatto degustare la spalla cotta, salumi, trippa, fagioli con le cotiche, ciambelline al vino e olio evo, diamantini al cioccolato.

“Proveniamo da una tradizione contadina” – spiegano i titolari – “prima allevavamo i maiali a casa, oggi ancora meglio perché li teniamo liberi allo stato brado e quindi il benessere degli animali è migliorato. Marco si occupa di trasformazione in cucina dei prodotti provenienti dall’orto e dagli animali, mentre Stefano dell’allevamento e della trasformazione dei salumi'.

La Piazzetta del Sole di Farnese di Miriam Mareschi e Antonella Ferrari, che da 34 anni è tra le migliori Osterie d’Italia segnalate da Slowfood. La trattoria ha presentato patè di fegatini di pollo con solo extra vergine di oliva e confettura di fichi, zuppa di ceci del solco dritto con castagne, torta di ricotta.

La Trattoria del Cimino a Caprarola di Colombo e Samuele Calistri, e Maria Assunta Stacchiotti hanno servito pici alla matriciana, polpette con panino ai 5 cereali, tozzetti con nocciole, amaretti fatti con albume e zucchero. La cucina è stata influenzata dagli etruschi ma anche da Roma, poiché prima Caprarola era all’interno della sua provincia.