ANNO 15 n° 136
Ferrovia Viterbo-Capranica-Roma, ecco il commissario
E' il dirigente Rfi Vincenzo Macello. Previsto il raddoppio Cesano-Bracciano e l'emilinazione di 4 passaggi a livello

 

VITERBO - Non c’è solo il completamento dell’ultimo tratto stradale della Orte-Civitavecchia tra le opere strategiche che interessano la provincia di Viterbo per le quali il Governo ha nominato un commissario con poteri speciali. Un altro intervento riguarda il raddoppio della ferrovia Roma–Capranica–Viterbo. Lavori che interessano il tratto tra Bracciano e Cesano, ma che avranno ricadute positive per i pendolari viterbesi che usano la tratta verso la capitale. Il commissario è Vincenzo Macello, dirigente di Rfi.

La comunicazione è arrivata nei giorni scorsi dal Ministero delle Infrastrutture con la pubblicazione degli ulteriori 45 interventi (strade, ferrovie, metropolitane e presidi di pubblica sicurezza) che si vanno ad aggiungere alla lista: in totale 102 opere per un valore di 96 miliardi.

''Il progetto – si legge nell’atto del Governo - prevede il raddoppio della tratta Cesano-Bracciano per un’estesa di circa 14 chilometri (Linea Roma – Viterbo), la realizzazione della nuova fermata di Vigna di Valle e interventi di adeguamento delle stazioni di Anguillara e Bracciano. E’ prevista l’eliminazione di 4 passaggi a livello attraverso la realizzazione di opere sostitutive''. Costo stimato dell’opera 361mila euro. Finanziamento disponibili: 253mila euro da leggi di bilancio degli anni precedenti.

La figura individuata a ricoprire la carica di commissario, come detto, è l’ingegnere Vincello Macello, dirigente di Rfi.

''Le opere commissariate - si legge nel comunicato - sono caratterizzate da particolare complessità progettuale, difficoltà esecutiva o attuativa, da complessità delle procedure tecnico-amministrative ovvero esse hanno un forte impatto sul tessuto socioeconomico a livello nazionale, regionale o locale. Per la loro realizzazione o il completamento si rende quindi necessaria la nomina di uno o più Commissari straordinari, figure di alta professionalità tecnico-amministrativa, dotati di poteri derogatori al Codice degli appalti, ma sempre nel rispetto delle norme di sicurezza e di tutela dell'ambiente e del paesaggio''.

Questo il curriculum di Vincenzo Macello pubblicato sul sito del ministero dei Trasporti.

Nasce a Genova nel 1966. Si laurea in Ingegneria Elettronica nel 1992 presso l’Università degli studi di Genova e, assolti gli obblighi di leva in qualità di Ufficiale del corpo tecnico dell’Esercito, inizia la sua carriera nel 1993 nell’area Ingegneria e Costruzioni delle Ferrovie dello Stato.

Nel 1995 passa in Italferr come progettista degli impianti tecnologici di supervisione e diagnostica della circolazione ferroviaria, per poi entrare nella Direzione Tecnica di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) nel 2000 come Responsabile delle prime realizzazioni dei nuovi sistemi integrati di gestione della circolazione (sistemi SCC).

La sua carriera in RFI continua in Direzione Manutenzione, prima nel 2003 come Responsabile della progettazione e della realizzazione degli interventi di rinnovo e potenziamento degli impianti Tecnologici per la Regione Lombardia e poi, nel 2008, nel ruolo di Responsabile Mantenimento in efficienza dell’infrastruttura lombarda.

Dal 2009 assume la responsabilità dei Progetti Tecnologici del Nord all’interno della Direzione Investimenti di RFI per la realizzazione del potenziamento tecnologico dell’asse Torino - Padova. Nel 2013 entra in Direzione Produzione di RFI, prima come Responsabile della Direzione Territoriale Produzione in Liguria e poi, dal 2016, come Responsabile della Direzione Territoriale Produzione in Lombardia.

Nel 2018 assume la titolarità delle Direzione Risorse Umane e Organizzazione di RFI e nel medesimo anno, a dicembre, assume l’incarico di Responsabile della Direzione Investimenti che garantisce in RFI il processo decisionale connesso al ciclo di realizzazione degli investimenti, definendone anche tempi e costi, e assicura l’implementazione del Piano degli Investimenti nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

È consigliere di amministrazione di Fondazione FS Italiane.




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