ANNO 15 n° 125
Francesco Torroni
Calcio - Eccellenza
Il presidente Torroni:
''Lascio Soriano,
non vedo entusiasmo''

di Tommaso Crocoli

SORIANO NEL CIMINO - La salvezza è arrivata domenica scorsa, con un punto nel derby contro il Montefiascone che ha garantito la permanenza matematica della squadra in Eccellenza. Il futuro, però, è tutt'altro che roseo. In casa della Nuova Sorianese è infatti aria di divorzi e rivoluzioni, con il presidente Francesco Torroni che ha già annunciato l'addio a fine stagione. 

''La mia intenzione è quella, per una lunga serie di motivi. Ho affrontato un impegno economico importante, ora sono venute meno diverse certezze e mi sono ritrovato solo. Questo è un problema. Negli ultimi anni ho ingoiato tanti bocconi amari, ora però basta''.

Cosa non ha funzionato qui a Soriano?

''Non ho visto l'entusiasmo che mi aspettavo intorno alla squadra. Sono cresciuto vivendo due gloriose stagioni in serie D, ricordo che all'epoca c'era tifo, partecipazione. Tutte cose mai viste durante la mia gestione. E pensare che l'anno scorso abbiamo disputato un campionato di Eccellenza ad alti livelli, battagliando con corazzate come Viterbese e Rieti. Fa male, per dire, vedere ogni domenica trenta persone che guardano la partita da fuori senza pagare i 5 euro di biglietto. Non sono quei soldi che farebbero la differenza, ma è sconsolante''

Attorno a sè ha trovato anche tanto scetticismo

''Appena ho annunciato la decisione di andarmene ho trovato tante persone che mi hanno manifestato affetto e vicinanza, segno che qualcosa di buono ho fatto. D'altronde cinque anni fa, quando ho preso la squadra, il calcio a Soriano era finito. Invece ora siamo in Eccellenza. Purtroppo c'è anche chi approfitta di questa fase per infangare il mio nome. Non importa, se il problema sono io me ne vado. Ci pensino loro a sostituirmi degnamente''

Quale futuro per questa Sorianese?

''Non dipende da me. Io sono anche disposto a lasciare il titolo di Eccellenza a Soriano, purché subentri una società che garantisca alla squadra l'iscrizione al campionato e una stagione più che decorosa. Altrimenti non ha senso parlarne.

E lei invece? Cosa farà?

''Di sicuro non sarò a Civitavecchia, come leggo in questi giorni su alcuni giornali. Un progetto che mi interessa molto è quello legato a Monterosi. Sono un uomo di calcio, ma posso vivere anche senza. Rifletterò in questi giorni: le alternative sono Monterosi o un periodo di pausa, lontano dai campi''.

In caso la seguirebbero i suoi fedelissimi?

''Diciamo che amo circondarmi di persone vere, uomini di calcio. D'Antoni, Donninelli, Maestà. Vedremo cosa succederà nei prossimi giorni, certo non mi dispiacerebbe averli al mio fianco''.




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