ANNO 14 n° 117
‘’Volevo solo stare con mio figlio
e mio figlio ce l’aveva lei’’
Condannato per maltrattamenti, si difende in aula F.M., accusato di stalking dalla ex compagna
30/09/2016 - 02:00

VITERBO – ''Volevo solo stare con mio figlio e mio figlio ce l’aveva lei. Ecco perché a volte dovevo parlarle o incontrarla. Ma per nessuna altra ragione: ho evitato di proposito qualsiasi tipo di rapporto con questa donna. Anche perché era impossibile comunicare, avere un dialogo. Ogni volta che mi vedeva, mi aggrediva, urlava, diventava ingestibile. Ha reso la mia vita un inferno, tentando di allontanarmi da mio figlio. Per fortuna non ci è riuscita.''.

A parlare in aula è F.M., accusato dalla ex compagna, nonché madre del loro bambino, di stalking: la avrebbe perseguitata con messaggi e telefonate e seguita per il paese dove entrambi vivevano.

''Non posso negare di averla chiamata o di averle inviato qualche messaggio, ma non ci trovo nulla di male - continua l'uomo -. È la madre del mio piccolo ed era normale che ci dovessimo organizzare. Quando passava le giornate con me aveva bisogno di vestiti, materiale per la scuola. Non potevo mica mettermi d’accordo con un bambino di otto anni''.

Già condannato per maltrattamenti in famiglia più di sei anni fa e gravato da un divieto di allontanamento nei confronti della ex compagna, l’uomo è di nuovo alla sbarra, ma questa volta sembrerebbe pronto a difendersi, con carte alla mano.

''Per tutto quello che facevo chiedevo il permesso agli assistenti sociali, che gestivano la nostra situazione famigliare. Per vedere mio figlio, per andare a prenderlo a scuola. Per accompagnarlo a fare una passeggiata. Non c’era niente che facessi di nascosto. Essere padre è un mio diritto, eppure chiedevo il permesso di esserlo: volevo che tutto avvenisse alla luce del sole - ha spiegato in aula F.M. difeso dall’avvocato Paolo Delle Monache -, ma c’era anche chi non era così leale: quella donna mi teneva nascosta ogni cosa. Mio figlio venne ricoverato per un’ustione di secondo grado alla coscia. Non me lo disse. Lo scoprii tramite il Comune. Voleva allontanarci. Non ce l’ha fatta: sono passati sei anni e ora il bambino vive con me''.

Parole, quelle di F.M., che non hanno affatto il sapore della difesa, piuttosto dell’attacco. Un attacco diretto a quella ex compagna che ora lo accusa di stalking. Si tornerà in aula a gennaio per la discussione.






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