ANNO 14 n° 117
''Vergognoso non celebrare la Giornata del Ricordo''
Il consigliere Angeletti rivolge dure critiche all'amministrazione di Civita Castellana
14/02/2016 - 11:10

CIVITA CASTELLANA - Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del consigliere comunale Carlo Angeletti

''Quando affermo che l'amministrazione Angelelli guarda la storia e la cultura solo con l'occhio sinistro avendo una benda di comodo su quello destro, c'è qualcuno che nel palazzo di piazza Matteotti si picca. Tuttavia, alla luce di quanto esposto, sono costretto a far notare che anche in questa occasione, non avendo La Destra Civita Castellana organizzato la Giornata del Ricordo, nessuno ha celebrato l'iniziativa a livello istituzionale nella nostra città, come prevedono le leggi della Repubblica Italiana.

Il Pd civitonico, che guida temporaneamente Civita Castellana, a differenza di quanto ha fatto anche il capo dello Stato Sergio Mattarella, se n'è ben guardato dal celebrare la Giornata del Ricordo, nel rinnovare la memoria delle tragedie e delle sofferenze patite dagli italiani nella provincia di Trieste, in Istria, a Fiume e nelle coste dalmate.

È con profondo dolore e riluttanza, ma sento il dovere morale di farlo, che intervengo su questo tema, quello delle foibe, portato anche alla ribalta della cronaca nella scorsa primavera da alcune aberranti, ignobili, becere e feroci dichiarazioni del vicesindaco di Civita Castellana, tale Contessa.

Gli amministratori passano ma le loro parole e i loro gesti restano e per tali motivazioni mi sembra opportuno far rammentare in quell'occasione quello che dichiarò il Contessa: ''Il tentativo dei governi berlusconiani di equiparare le due tragedie, riducendole a un rendere pan per focaccia, non lo accettiamo. Ci distacchiamo in modo netto da chi vuole equiparare la Shoah alle Foibe, cercando di instaurare una sorta di par condicio del dolore che è insensata ed offensiva. Le Foibe sono un crimine di guerra perpetrato dalle truppe del maresciallo Tito, per vendetta contro gli italiani presenti nella penisola d'Istria''.

Furono parole raccapriccianti che giocando su un subdolo e fuorviante modo di interpretare i fatti, come peraltro è d'uso negli ambienti ipocriti e radical schic della sinistra italiana, si sentenziò in buona sostanza che da una parte ci sono i morti da ricordare e celebrare e dall'altra ci sono i morti ammazzati per ''vendetta'', come a voler fornire una sorta di giustificazione storica agli assassini per i crimini commessi.

Il Contessa in quel comunicato stampa sull'argomento ebbe anche la faccia tosta di affermare che la sua amministrazione non usò due pesi e due misure per commemorare le due ricorrenze. Mentiva sapendo di mentire.

Tanto è vero che per ricordare la Shoah la sua amministrazione ha finora speso, tra viaggi ad Auschwitz e manifestazioni commemorative, oltre 100.00 euro, mentre per commemorare le decine e decine di migliaia di nostri. fratelli italiani, uomini, donne e bambini trucidati, che avevano l'unica colpa di essere italiani non hanno in sette anni stanziato nemmeno un centesimo. Vergogna''. 






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