ANNO 14 n° 117
Vende decorazioni
da parete solo online,
azienda viterbese
cresce del 20% l’anno
Si tratta di Ferrovivo
11/12/2014 - 01:15

VITERBO – Giovane ma con le idee chiare. E lo dimostra il successo dell’ azienda familiare di complementi d’arredo Ferrovivo, nata a Viterbo dieci anni fa. Marco Rocchetti, 34 anni, lavora con la moglie Simona e la sorella Patrizia e sulle colonne di Repubblica racconta la sua ricetta del successo.

Ferrovivo produce oggetti di decorazione, oltre che di funzione, come le testate per letto a motivi floreali, le mensole con le libellule o le farfalle, gli appendiabiti a forma di albero, ispirati nello stile alle grandi capitali mondiali. Tutti realizzati in ferro, su misura. E tutti offerti direttamente al cliente finale, senza intermediari, attraverso il commercio elettronico. Un approccio diverso, al passo coi tempi che a piccoli passi sta facendo crescere l'azienda ''del 20% anche quest'anno'', prevede Rocchetti, oltre i 2mila pezzi venduti.

Figlio di un produttore di metalli, Rocchetti ha inaugurato il suo laboratorio nel 2004. Un laboratorio aperto alla comunità, una specie di fab lab. Con la sorella inizia a sperimentare, disegna nel ferro tutto quello che gli viene in mente, dalle insegne alle sagome degli animali. Oggi Ferrovivo affida il taglio laser ad aziende industriali, ma resta artigianale tutto quello che viene dopo, la rifinitura ma anche quello che viene prima. Le dimensioni dei pezzi in catalogo sono adattate agli spazi da arredare. Altri sono disegnati da zero, secondo le indicazioni dei clienti. Costano il 30% in più rispetto ai modelli di listino, che vanno dai 250 ai 400 euro, e sono consegnati entro 30 giorni: 'Sono i lavori che danno più soddisfazione, perché nascono dal dialogo con il cliente', spiega Rocchetti.

Una strada, quella di vendere solo online, che è ancora poco battuta, almeno in Italia, ma che forse, visti i risultati, rappresenta una decisione più che saggia per una microimpresa a conduzione familiare: ''La rete – continua a raccontare Rocchetti - ti permette di acquisire una visibilità nazionale, di trovare una nicchia in mezzo alle aziende più grandi''. A passare attraverso i classici canali di distribuzione, le fiere e i negozi, Ferrovivo ci aveva pure provato, ma si era scontrata con i ritardi nei pagamenti e con il filtro rappresentato dai negozianti. E allora si sono creati da soli l’e-commerce, affidando a un fornitore locale la parte tecnica, pubblicando eventi e offerte sulla pagina Facebook dell’azienda (dove hanno oltre 18mila fan, ndr) e curando pure un blog ''per indicizzare meglio le immagini dei prodotti su Google''.

Due ora gli obiettivi: continuare a crescere ed espandersi all’estero. Entro il prossimo anno il sito dovrebbe arricchirsi di tre nuove versioni, in spagnolo, tedesco e francese. L'azienda, riconosce Rocchetti, si trova a un bivio. Continuare con la sola presenza online o aggiungere dei canali di distribuzione fisici, che aprirebbero la strada alle fiere più importanti come il Salone del mobile di Milano. 'Ne stiamo discutendo', dice. ''I passaggi tra noi e gli acquirenti diventerebbero due, quindi anche i ricarichi di prezzo: dovremmo stravolgere i listini. E poi perderemmo il rapporto diretto con i clienti: secondo me sarebbe un passo indietro, non avanti''.






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