ANNO 14 n° 118
''Unopiù: gli esuberi sono 39''
Il sottosegretario al ministero del Lavoro risponde all'interrogazione di Rotelli
04/10/2018 - 11:52

SORIANO NEL CIMINO – Riguarda 39 lavoratori, e non 36 come emerso in questi giorni, la procedura di licenziamento collettivo per esubero attivato lo scorso 14 settembre dalla Unopiù.

Lo ha detto il sottosegretario del ministero del lavoro, Durigon, rispondendo in commissione lavoro alla Camera dei deputati al question time presentato dal deputato viterbese di Fratelli d’Italia, Mauro Rotelli, e firmato anche dai colleghi Rizzetto e Bucalo.

Nella loro interrogazione i parlamentari hanno ricordato che l’azienda leader nel settore dell’arredamento per esterni, da un decennio vive nell’incertezza.  ''Dopo anni caratterizzati da incontri istituzionali tra le parti sociali e dal ricorso agli ammortizzatori sociali, che dovevano servire ad una ripresa aziendale che, di fatto, non si è verificata – hanno scritto Rotelli, Rizzetto e Bucalo - Inoltre, con grande sacrificio del personale dipendente coinvolto, 40 lavoratori sono stati messi in mobilità; nel mese di settembre sono terminati gli ammortizzatori sociali previsti dal contratto di solidarietà e 36 lavoratori rischiano di essere licenziati entro la fine dell’anno 2018, se non prima. Al riguardo, la proprietà aziendale ha dichiarato di avere un piano industriale che non prevede più la presenza di questi dipendenti''.

Nell’interrogazione si rileva che il piano di ristrutturazione non è stato reso noto e che dopo tavoli di concertazione tra istituzioni, sindacati e proprietà aziendale, ancora non sono stati individuati gli strumenti necessari per salvaguardare i posti di lavoro e la presenza sul territorio di un’impresa storica che opera da 40 anni. Per questo i tre deputati hanno chiesto di individuare con urgenza “una soluzione definitiva che salvaguardi i lavoratori con l’adozione di ammortizzatori sociali, anche in deroga ai limiti temporali previsti dall’art. 22, comma 3, del decreto legislativo n. 148 del 2015” e se il Ministro intenda procedere all’urgente istituzione di un tavolo di concertazione con il Ministero dello sviluppo economico per definire la vertenza che coinvolge il personale della Unopiù.

A tal riguardo il ministero del Lavoro ha chiarito che ''lo stabilimento e sito logistico interessato dalla procedura di licenziamento collettivo è situato a Soriano nel Cimino, pertanto, la competenza territoriale a trattare l’eventuale fase istituzionale della procedura appartiene alla Regione Lazio''.

Il sottosegretario del ministero del lavoro si è detto disponibile, laddove fosse avanzata una richiesta in tal senso, ''a partecipare ad un tavolo di concertazione anche in raccordo con il Ministero dello sviluppo economico al fine di vagliare eventuali soluzioni alternative a tutela dei livelli occupazionali''.

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