VITERBO - In un’ambiente spesso ritenuto troppo “vecchio” e poco innovativo come quello delle Università italiane, un ciclo di seminari organizzati da studenti per gli studenti può sembrare qualcosa di sorprendente e addirittura strano o inimmaginabile. Ma è proprio quello che è successo di recente presso il Dipartimento di Economia DEIM dell’Università Degli Studi della Tuscia.

Ad aver dato il via a questa iniziativa sono stati Paolo Dello Vicario, studente di Ingegneria Meccanica e Fabio Morelli, studente di Marketing e Qualità con la preziosa collaborazione della Prof.ssa Barbara Aquilani.

I temi affrontati nei seminari, divisi in tre appuntamenti, dal titolo “Uno sguardo al Web Marketing” sono vari e vanno dal Search Marketing e le Digital PR, fino alle Web Analytics e le Marketing Automation, argomento che verrà affrontato nell’ultimo appuntamento che si terrà mercoledì 2 Dicembre.

I relatori degli incontri sono quindi gli stessi Paolo Dello Vicario e Fabio Morelli che, appunto, oltre ad essere studenti dell’Ateneo della Tuscia lavorano insieme presso ByTek Marketing, giovane startup sita presso l’ICult di Viterbo, che a poco più di un anno dalla sua fondazione si sta sempre più affermando nel panorama del Web Marketing in Italia raggiungendo risultati forse inizialmente inaspettati.

Inoltre, ospite di eccezione del secondo incontro è stato Luca Vecchio, Digital PR Specialist presso BizUp, una delle Web Agency più importanti in Italia con sede a Roma.

Al momento gli studenti che hanno partecipato in tantissimi agli incontri (più di 170) sono davvero entusiasti ed i feedback super positivi. Questo perché che gli argomenti trattati non vengono solitamente insegnati nelle Università italiane, se non in master post laurea, e vengono illustrati con un approccio giovanile, divertente e quindi ritenuto maggiormente interessante, diversamente dalle lezioni e dai seminari a cui gli studenti sono solitamente abituati.

In un momento in cui le Università italiane non brillano come quelle degli altri paesi in Europa forse affidarsi a studenti capaci, volenterosi e motivati può essere effettivamente la soluzione. Speriamo che l’Università degli Studi della Tuscia non si faccia sfuggire quest’occasione!