ANNO 14 n° 117
''Unioni civili, il Comune si scusi e ripristini subito i moduli on line''
Luisa Ciambella (Pd): ''Viterbo non č gestita come un capoluogo all'avanguardia''
15/01/2020 - 17:47

Riceviamo e pubblichiamo.

VITERBO - Caro sindaco Arena, (care assessore Mancini e Salcini), a seguito della denuncia mezzo stampa, della mancata presenza sul sito internet del comune di Viterbo, delle informazioni e della modulistica sulle Unioni civili o convivenze di fatto previste dalla legge n. 76/2016, fatta dall’attivista Lgbtqi Emanuela Dei, non le nascondo che sono stata colta da una certa incredulità. Ho deciso di capirne di più. Mi sono fatta una ricerca su internet per comprendere come le informazioni disponibili e la modulistica di questo istituto giuridico, che in passato era certamente presente sul sito, da qualche tempo fosse potuta sparire. Non ho trovato nulla, mi sono nuovamente indignata e ho avuto conferma che la città di Viterbo non è gestita e considerata come un capoluogo di provincia all’avanguardia, nemmeno nell’ultimo dei paesini sperduti, senza personale, può capitare una cosa simile.

Dobbiamo credere alla dimenticanza? Perché prima la documentazione c’era e poi è misteriosamente sparita? Caro sindaco la documentazione non c’è e questa è una violazione di legge. Non faccia come al solito, resista alla tentazione di scusarsi con il suo cavallo di battaglia ''non c’ero e se c’ero dormivo''. Le sue assessore, seppur sollecitate, non mi sembra che si siano mobilitate. Sarebbe bastato scusarsi per quello che voglio sperare sia ''la solita sciatteria'' che contraddistingue la sua amministrazione e attivarsi immediatamente per sanare la situazione. Ad ora nulla di tutto questo è stato fatto. Non voglio credere alla intenzionalità perché questa sarebbe veramente indecorosa.

Non si fa che parlare di combattere le discriminazioni, di pari opportunità per i cittadini. Se anche per avere delle informazioni su un istituto previsto per legge ci si scontra con una chiusura e una ''omertà'' di questo tipo devo credere allora a quanto mi è stato riferito informalmente sulla difficoltà che alcune coppie hanno avuto a celebrare il proprio rito nella nostra città. Al loro esodo in altri comuni di questa provincia in cui la legge è veramente uguale per tutti. Questo, sindaco, non se lo può permettere nessuno, tantomeno lei che dovrebbe ricordarsi che la sua funzione deve essere garanzia per tutti i cittadini nel rispetto delle leggi del nostro ordinamento.

Caro sindaco, il nostro Papa Francesco ha dichiarato: ''Io credo che la Chiesa non solo deve chiedere scusa ai gay, ma deve chiedere perdono anche ai poveri, alle donne stuprate, ai bambini sfruttati nel lavoro, deve chiedere scusa di aver benedetto tante armi. I cristiani devono chiedere perdono per aver accompagnato tante scelte sbagliate''.

Non perpetriamo i comportamenti sbagliati. Ricordiamoci che siamo prima di tutto umani.

Luisa Ciambella, capogruppo Pd comune di Viterbo






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