ANNO 14 n° 117
''Una storia ben diversa da quella inventata dalla sinistra''
L'amministrazione risponde alla minoranza
24/09/2021 - 16:10

CIVITA CASTELLANA - Siamo a fine settembre e forse l’avvio dell’autunno, stagione che la sinistra civitonica si trova a vivere in condizione perenne ormai da molto tempo, ha un po’ disorientato la minoranza. Che per l’ennesima volta si è cimentata nel realizzare una sceneggiatura colma di imprecisioni, per tramite di registi che, al contrario di quanto dimostrano, dovrebbero invece conoscere l’amministrazione e il suo funzionamento sedendo tra i banchi del consiglio comunale.

Il primo errore che viene commesso è quello di sostenere - ovviamente sempre al fine della bieca propaganda populista tanto cara alla sinistra civitonica - che il debito fuori bilancio a cui oggi il Comune si trova a dove far fronte sia stato causato dalla giunta guidata da Massimo Giampieri nel 2007. Nella delibera n. 132/2007 si legge chiaramente, infatti, come l’impresa protagonista della vicenda non sia mai stata “cacciata via illegittimamente”, e che il responsabile della sicurezza e direttore dei lavori abbia, invece, contestato alla ditta appaltatrice il proprio operato tramite relazioni debitamente protocollate.

La delibera di Giunta comunale non fu altro che una presa d’atto dell’indicazione di chi quei lavori doveva controllarli e dirigerli. Nella suddetta delibera è scritto chiaramente - per chi vuole leggere correttamente, certo, non per chi vuole solo fare bassa polemica - che si rimandava agli uffici per i conseguenti atti di gestione, tra i quali rientra l’eventuale accantonamento di somme.

Quanto alla mancata conoscenza del TUEL, si rimane perplessi perché è testo fondamentale nel bagaglio culturale e di preparazione di chi amministra. La legge, infatti, disciplina espressamente i casi in cui si debba ricorrere ad un debito fuori bilancio e, lo facciamo presente a chi non ne sia a conoscenza, tra questi vi è quello delle sentenze esecutive. Inutile, pertanto, che i cantastorie raccontino favole con l’unico scopo strumentale di fare del terrorismo citando la Procura della Corte dei Conti. Basta conoscere il TUEL, ma è evidente che non tutti a sinistra lo hanno studiato. Ricordiamo, inoltre, che la comunicazione del riconoscimento del debito fuori bilancio alla Corte dei Conti è previsto per legge e non avviene solo nei casi di dubbia natura o circostanze oscure.

Il vero finale di questa storia non dovrebbe essere, pertanto, quello narrato, cioè la novella delle “persone incompetenti e inaffidabili” che sono alla guida del paese (per volontà popolare, lo ricordiamo). Perché la verità è una sola e cioè che una ditta, che citava in giudizio il Comune per un risarcimento danni pari ad euro 406.297,38, si vede riconoscere dal giudice una cifra pari ad euro 32.301,69 oltre spese di lite delle quali euro 23.756,90 sono l’indennizzo per recesso previsto per legge. Una storia ben diversa da quella inventata dalla sinistra. Che potrebbe impiegare il tempo, oltre che a studiare il Testo unico degli enti locali, in attività più utili alla collettività. O, al massimo, a riflettere sul perché per volontà popolare ora non è alla guida del Comune.






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