ANNO 14 n° 117
''Un anno di attesa per fare una Tac''
Un lettore: ''Primo appuntamento a novembre 2019'', la Asl precisa:
''Ecco come vengono evase le richieste con le nuove direttive''
20/11/2018 - 16:50

VITERBO - ''Migliorano le liste d'attesa nel Lazio''. Era solo giugno quando il governatore Zingaretti anticipava importanti cambiamenti nella gestione delle tempistiche per le prestazioni sanitarie per il 2018 e per l'anno successivo.

Un miglioramento, però, che non è stato percepito da tutti. Secondo quanto riferito da un lettore a Viterbo News 24 infatti, oggi provare a prenotare una Tac può richiedere fino a 365 giorni di attesa.

''Gentile direttore, avendo necessità di sottopormi ad una Tac, mi sono rivolto di recente al Cup di Viterbo per prenotarla - scrive nella sua denuncia il lettore -. Ma la prima disponibilità era per novembre del 2019, un anno esatto di attesa che, chiaramente, non posso attendere. Ho deciso così di andare a Terontola, in provincia di Arezzo, dove invece è possibile farla in soli due giorni. Dopo questa esperienza ho deciso di scrivervi per raccontare come funziona la sanità nel Lazio: una delusione totale. In questa regione le persone devono sperare di stare sempre bene, oppure devono avere una disponibilità economica che permetta loro di curarsi tramite dei privati. Ma la cosa veramente triste è che noi continuiamo a pagare per un servizio che non riceviamo''.

Dalla Asl di Viterbo, però, fanno sapere che da qualche mese sono in vigore le nuove direttive emanate dalla Regione Lazio proprio per abbattere le liste d'attesa. In base a queste disposizioni il medico che prescrive l'esame deve indicare l'ambito di garanzia, ossia una delle quattro categorie (U, B, P e D) in cui inserire la richiesta. 

Le richieste U vengono evase in 3 giorni, le B in 10, le P in 30-60 giorni, le D differite fino anche a un anno. Proprio per evadere nei tempi le richieste più urgenti (U e B) le altre vengono differite. 

Quando nella prescrizione non è indicata la categoria, automaticamente l'esame viene considerato non urgente e ricade nella categoria D, differito. 






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