ANNO 14 n° 117
Uccise a sgabellate il compagno di cella, sentiti i periti
Ieri in Corte di Assise nuova udienza del processo a carico di Sing
28/10/2020 - 08:00

di Stefano Marini Balestra

VITERBO - E’ proseguito ieri davanti al Collegio della Corte di Assise di Viterbo (pres.dr.Mautone) il processo a carico dell’indiano reoconfesso che nel 2019 all’interno di una cella del carcere di Mammagialla uccise a sgabellate Giovanni Delfino, suo compagno di cella. Gli psichiatri professori Giovanni Traverso e Simona Traverso incaricati della perizia sulla personalità dell’imputato sono stati esaminati nel corso dell’udienza e puntualmente risposto alle domande del pubblico ministero Pacifici, dell’avvoccato Pirrone di parte civile, dell’avvocato Carlevaro difensore e del presidente del Collegio.

Il professor Traverso ha connotato il Sing come soggetto particolare, quindi di inesistente capacità processuale come conseguenza anche del regime carcerario cui era stato sottoposto dopo il suo arresto per tentato omicidio nel carcere di Civitavecchia. Alla domanda del pm che chiedeva se in passato fossero stati presi provvedimenti durante la detenzione e se l’imputato abbia capacità di trattenersi, il perito ha confermato di esserlo solo in modo residuale. Il difensore di parte civile ha chiesto se l’imputato avesse la capacità fisica di compiere il delitto, mentre la difesa ha domandato ai periti se al momento del delitto il Sing avesse contezza di compiere un omicidio, cioè uccidere una persona. Il professor Traverso, a domanda del presidente, ha confermato essere il Sing parzialmente incapace.

Probabilmente dopo questo processo potrà essercene un altro, poiché gli eredi della vittima hanno denunciato la direzione del carcere di Mammagialla che avrebbero disatteso la raccomandazione dell’equipe medica di Civitavecchia di restringere il detenuto in isolamento e con sorveglianza a vista.

Il processo prosegue giovedi 29 alle 10,30.






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