di Stefano Mecorio
VITERBO - Stimiamo profondamente gli irlandesi. Li stimiamo perché tracannano Guinness manco fosse acquapaola. Cucinano carne ignorante (come l'agnello o il montone) affogandola nella Guinness. Esportano quantità industriali di Guinness. E ogni tanto, per farsi passare la sbornia, giocano anche a calcio. Tipo stasera.
Perciò... A lot of dicks (tanticazzi), come direbbero a Oxford. Di perdere con gli irlandesi tutto sommato ci sta. Pure perché Conte dovrebbe aver schierato le controfigure delle riserve, tra cui lo zio di Thiago Motta (che non è un panettone, ma un centrocampista).
Stappiamoci ordunque codesta gelida Guinness, e godiamoci (eufemismo) Italia-Irlanda. Una partita utile come il tutù che regalarono i genitori a Giuliano Ferrara da piccolo, pensando al suo futuro.
P.S. In tutto questo, odiamo la Spagna (che beccheremo agli ottavi). Ma amiamo i Paesi baschi. Sia chiaro.