ANNO 14 n° 117
Truffa, denunciato sessantenne
Nel mirino una rivendita di liquori
e un negozio d'informatica
31/03/2015 - 14:56

VITERBO - Nei giorni scorsi due commercianti all’ingrosso di Viterbo sono stati vittime di una truffa ben congeniata, ma gli autori sono stati smascherati dalla polizia.

Tre individui, infatti, si sono presentati presso una rivendita di vini e liquori acquistando diversi prodotti, poi pagati con un assegno bancario previo rilascio di regolare fattura.

La proprietaria del negozio all’ingrosso si è recata presso un istituto di credito per incassare l’assegno: qui la sorpresa di scoprire che il titolo era scoperto in quanto faceva riferimento ad un conto corrente da tempo dismesso. La donna si recava immediatamente in Questura presso la Squadra Mobile per denunciare l’accaduto. Presso gli uffici della Polizia di Stato veniva però raggiunta da un telefonata della proprietaria di un negozio di informatica, che si era insospettita avendo da poco venduto, in cambio di un assegno, poi risultato scoperto, una notevole quantità di materiale, per un importo di 1500 euro a tre individui che, in forza della ragione sociale ricavata dalla fattura, si erano professati rappresentanti della rivendita di liquori per poi allontanarsi con la merce. A questo punto la ricostruzione dei fatti effettuata dagli uomini della Squadra Mobile della Questura consentiva di appurare che i tre, dopo essere usciti dall’ingrosso di vini e liquori, si erano recati presso la rivendita dei prodotti informatici prelevando merce a nome della ditta truffata.

Le immediate indagini della Squadra Mobile portavano ad individuare un pregiudicato viterbese, sessantenne, quale l’autore delle truffe messe in atto unitamente al figlio e ad un altro soggetto. I poliziotti a seguito delle perquisizioni svolte riuscivano a recuperare i prodotti informatici restituendoli alla proprietaria.

Il sessantenne, dopo le formalità di rito, è stato denunciato per truffa, mentre sono al vaglio degli investigatori le posizioni degli altri due soggetti per eventuali responsabilità in qualità di complici.

 






Facebook Twitter Rss