ANNO 14 n° 117
Termini, 22enne in un lago di sangue, Identificato un uomo: non c'è stata violenza
12/07/2012 - 10:14

 L'hanno vista all'alba barcollare in strada con le gambe sporche di sangue vicino alla stazione Termini a Roma. Sotto choc una ragazza australiana di 22 anni, in vacanza nella Capitale, ricoverata in osservazione al Policlinico Umberto I. La giovane è stata soccorsa mercoledì mattina da un'ambulanza del 118 chiamata da alcuni venditori del mercato rionale della zona. Infatti è stata proprio una signora del mercato a trovarla riversa a terra all'incrocio fra via Milazzo e via Varese, nei pressi della stazione Termini. L'australiana era in stato confusionale e ferita perché vittima di una grave emorragia.

NESSUNA VIOLENZA - Nel pomeriggio di mercoledì, al termine delle indagini della squadra mobile diretta da Renato Cortese, è stato chiarito che però dietro la vicenda non c'è una violenza sessuale come ipotizzato fin dalle prime ore della giornata anche dai medici dell'Umberto I. Si è trattato invece, secondo gli investigatori di un rapporto sessuale consenziente durante il quale la ragazza sarebbe stata colta da un'emorragia talmente violenta da far pensare ad uno stupro. Erano da poco passate le 5, 30 del mattino. Con la giovane si trovava un barista tunisino di circa trent'anni successivamente identificato e ascoltato a lungo dalla polizia. Non si esclude che quest'ultimo abbia anche cercato di soccorrere la 22enne che, sotto choc e terrorizzata dalla grande quantità di sangue perso, si è allontana nelle vie attorno alla stazione Termini fino a raggiungere a piedi il mercato di via Milazzo, dove poi è stata soccorsa.

I MEDICI - Per tutta la giornata si sono rincorse le dichiarazioni dei medici che facevano pensare anche ad un caso di violenza sessuale. Il capo del Dea dell'Umberto I Claudio Modini aveva sottolineato come «da una prima analisi si tratta molto verosimilmente di un episodio di violenza sessuale». Nel pomeriggio poi erano arrivate le parole del ginecologo del Policlinico Terenzio Boni che, parlando delle condizioni della ragazza, «buone e stabili», aveva aggiunto: «La violenza sessuale non è esclusa ma non è nemmeno accertata. Sarà poi il medico legale a chiarire anche l'origine delle lesioni».

ALTRE TENTATE VIOLENZE - Solo pochi giorni fa altre due donne sono state aggredite da maniaci nella Capitale e si sono salvate dalla violenza solo grazie alla loro prontezza di spirito. La prima proprio nei sotterranei del Policlinico Umberto I (e l'aggressore è stato catturato dalla polizia poche ore dopo), la seconda nell'androne del palazzo dove abita all'Appio.

corriere.it






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