ANNO 14 n° 117
Tares, monta la protesta dei commercianti
in consiglio comunale
22/10/2013 - 04:00

VITERBO - Il consiglio comunale di ieri è stato fortemente caratterizzato dalle plateali proteste dei tanti cittadini presenti che hanno espresso la loro rabbia per l’aumento della Tares.

Le maggiori dimostrazioni di scontento sono arrivate dai commercianti che, insieme alle famiglie numerose, sono stati i più colpiti dalla tassa sullo smaltimento dei rifiuti e si sono coordinati presentandosi in blocco nella sala consiliare per chiedere risposte all’amministrazione. La discussione è stata rimandata ad una riunione fissata con i rappresentanti del gruppo dei commercianti per il prossimo giovedì alle ore 15.

“Oggi il sindaco sono io e quindi per cattivo passo io - ha dichiarato Massimo Natali - ma potrei essere tra di voi perché anche io vivo in questo paese. Prometto che giovedì resterò ad oltranza per ascoltare le richieste di tutti”.

Rare volte all’interno della sala del consiglio di Tuscania si è vista una così accorata e furiosa protesta, tanto che la riunione in diversi momenti si è trasformata in una vera e propria “bolgia” con le forze dell’ordine che sono dovute intervenire, per fortuna civilmente, per calmare gli animi surriscaldati. Questa è un’ulteriore dimostrazione che l’insofferenza popolare riguardo questo tassa ha raggiunto veramente un livello limite.

“Non abbiamo turismo, non abbiamo servizi e con queste tasse siamo semplicemente costretti a chiudere”. Ha sintetizzato uno dei rappresentanti dei commercianti.

Diversi e animati sono stati gli interventi di maggioranza e minoranza che tra loro non si sono risparmiate anche “stoccate” politiche.

“L’inesperienza amministrativa di qualcuno porta a tutto questo, potevamo usare i soldi della convenzione con Terna per risolvere alcuni nostri problemi economici. Chiedo un consiglio comunale straordinario”. Ha dichiarato Regino Brachetti della minoranza.

“Premesso che le disposizioni sono nazionali - si è aggiunto Liberati, sempre della minoranza - ribadisco che possiamo trovare alcune soluzioni come sgravi su altre tasse per le persone più colpite, o una maggiore rateizzazione, ripeto dobbiamo valutare con calma, senza strumentalizzazioni per trovare delle soluzioni pratiche”.

“Nel consiglio in cui abbiamo discusso la tassa - ha replicato l’assessore al bilancio Nassi - voi della minoranza eravate presenti e non avete espresso proposte, ora cavalcate l’onda politica. In realtà la tassa non è aumentata anzi per alcune categorie, come le persone che vivono sole, è addirittura diminuita, per il resto abbiamo semplicemente applicato la legge”.

Ovviamente la problematica tecnica è complessa, ma nella sostanza dei fatti, per ora tutto è rimandato all’incontro di giovedì tra l’amministrazione e i rappresentanti dei commercianti, dopo quella data bisognerà valutare se ci sarà la richiesta di un consiglio comunale straordinario, anche perché, come hanno ribadito diversi consiglieri “le norme su questo tipo di tassa a livello nazionale, soprattutto in questi giorni, sono in costante mutamento e quindi è difficile fare previsioni”.

Per ora la tassa, nonostante sembra sia destinata a cambiare nome, scontenta non solo la categoria dei commercianti, ma anche la stragrande maggioranza dei cittadini.






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