ANNO 14 n° 115
Taglio risorse ai Confidi, Cna: ''Inaccettabile''
Lettera delle associazioni di categoria ai capigruppo della Pisana
26/06/2012 - 17:57

“Un altro taglio alle risorse per il credito è inaccettabile. La Regione stanzi, per il 2012, almeno 10 milioni di euro a sostegno dei Confidi, il cui ruolo si conferma insostituibile, soprattutto in questi tempi di crisi”. E’ l’appello che, unitariamente, le associazioni di rappresentanza delle imprese a livello regionale hanno rivolto, con una lettera, ai capigruppo alla Pisana. Si chiede, in sostanza, un intervento volto a modificare, in sede di discussione in commissione e in aula, l’assestamento di bilancio votato della giunta, che prevede un taglio del 50 per cento, da 4 a 2 milioni di euro, della dotazione a favore dei Confidi.

Concorda con l’iniziativa assunta, Luigia Melaragni, segretaria della Cna di Viterbo e Civitavecchia, che sabato scorso, introducendo i lavori della prima assemblea elettiva della nuova Associazione, aveva richiamato l’attenzione sull’emergenza credito e aveva espresso un giudizio duro sulla misura annunciata dalla Regione: “Si rischia il blocco proprio delle strutture che hanno finora garantito il credito. La proposta della giunta va nella direzione opposta a quella indicata dalla CNA e dalle altre associazioni e seguita, per esempio, dalla Provincia di Roma e dalle Camere di Commercio di Roma e di Viterbo, che hanno stanziato fondi per il rafforzamento dei Confidi.

Non solo. Vengono così del tutto ignorate dal governo regionale le indicazioni emerse dal dibattito svoltosi, nell’aprile scorso, in consiglio sui provvedimenti anticrisi da adottare. Si sconfessano gli impegni assunti”.

Secondo Melaragni, “la situazione è davvero difficile, in molti casi drammatica. La mancanza di liquidità si fa sentire ogni giorno di più, risultano spesso esauriti i capitali di famiglia trasferiti in azienda per far fronte ai pagamenti. La Regione, Ente di programmazione economica, deve ascoltare la voce delle imprese, aprire un tavolo di confronto con le associazioni, per dare le risposte che servono”.

La CNA fa notare che, sul fronte del credito, dalla Regione non arrivano ancora alle imprese artigiane i contributi a fondo perduto relativi ai bandi 2009 e 2010 della legge 10 ed è stato di recente comunicato che sono tagliati, con effetto retroattivo, a partire dalle domande presentate nel dicembre 2010, i contributi all'abbattimento degli interessi sui finanziamenti la cui gestione era stata affidata ad Artigiancassa.

Nella lettera indirizzata ai capigruppo, le associazioni evidenziano che nel triennio 2012 -2014 la dotazione per i Confidi si è più che dimezzata rispetto al precedente, passando da 30 a 14 milioni. Di questi, solamente 4 sono stati iscritti a bilancio corrente. Nella delibera di assestamento approvata dalla giunta presieduta da Renata Polverini, l’impegno è stato ridimensionato ad appena 2 milioni di euro.

Altre Regioni -osservano i rappresentanti delle imprese- hanno puntato, invece, sui Confidi come strumenti fondamentali di contrasto alla crisi.

Si chiede quindi ai partiti in consiglio regionale di sostenere la richiesta di ripristino dello stanziamento di 30 milioni per la patrimonializzazione dei Confidi, anche utilizzando alcune delle risorse già stanziate per le attività produttive, come quelle per la legge 2/85 (interventi finanziari nel capitale di rischio delle piccole e medie imprese), che si prevede di abrogare (6 milioni di euro).

Nel biennio 2011 - 2012, il sistema dei Confidi del Lazio -una realtà di 40mila associati che occupano 120mila lavoratori- ha assistito 20mila imprese.






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