ANNO 14 n° 117
Si cresce con ''I nuovi ferri del mestiere''
Sabato al Bic Lazio il progetto per informare sulle opportunitą presenti
05/05/2016 - 13:54

di Nicola Savino

VITERBO – Ci sono occasioni e opportunità che spesso non si conoscono e che invece potrebbero essere sfruttate. Per innovare, per modernizzare, per accedere a finanziamenti. Insomma, per crescere. Come far conoscere gi strumenti e come imparare a maneggiarli senza commettere errori, che poi potrebbero rivelarsi fatali, compromettendo la buone riuscita di un’iniziativa? A queste domande vuole rispondere il progetto denominato ‘’I nuovi ferri del mestiere’’ in programma sabato allo spazio I-cult del Bic Lazio a Valle Faul. Organizza il Collegio dei geometri della provincia di Viterbo, in collaborazione con altri ordini professionali (periti industriali in primis e ancora agronomi, ingegneri, geologi), l’associazione Prometeus e altri enti, tutti concentrati su unico obiettivo che è rivolto soprattutto ai giovani, ma anche a chi ha già qualche anno e ha idee valide in testa.

‘’I settori sui quali saranno fornite informazioni – spiega Giuseppe Scomparin del Collegio dei geometri - sono cinque: Confidi, microcredito, startup, Garanzia Giovani, fondi europei. E dunque si tratta di un evento multidisciplinare durante il quale i professionisti di oggi e, in particolare, quelli di domani riceveranno consigli e direttive su come muoversi in un mondo frastagliato nel quale sono presenti chances e opportunità che bisogna saper cogliere’’. ‘’Il Bic Lazio – si inserisce Giulio Curti, responsabile per la sede di Viterbo – è la casa dell’innovazione per eccellenza. In regione, il nostro è quello più attivo per numero di utenti e di progetti presentati. Le moderne tecnologie digitali sono a disposizione delle imprese e dei professionisti e quindi negli incontri di sabato metteremo a disposizione le nostre competenze per fornire una consulenza qualificata’’.

Fondamentale sapersi muovere nel settore dei fondi europei. ‘’In un anno – sottolinea Chiara Frontini, responsabile dell’associazione Prometeus – dalla Ue sono arrivati nella Tuscia fondi per 1,5 milioni di euro. Tutti ottenuti senza l’intervento degli enti locali. E’ una somma importante, ma si può e si deve fare ancora di più. L’Europa è un’opportunità da cogliere, ma non bisogna pensare che tutto sia dovuto o che arrivi spontaneamente dal cielo. In questa ottica confrontarsi con i ‘nuovi ferri del mestiere’ è un progetto importante che si basa su due fondamentali caratteristiche: innovazione (nel metodo e nei contenuti) e rete. Si tratta della concreta applicazione di quella che oggi viene chiamata economia dello sharing, cioè della condivisione’’.

Da sottolineare che nella programmazione Ue per il periodo 2014-2020, non solo possono richiedere finanziamenti le imprese,ma anche i liberi professionisti in foma singola o associata. La condizione fondamentale è che si tratta di progetti innovativi. ‘’In Italia – aggiunge Scomparin - su 100mila geometri, appena 3 hanno sfruttato questa opportunità. Mancano le idee o la legge è fatta male? No, un numero così esiguo si spiega con una sola motivazione: non si conoscono le norme e i meccanismi. Ecco perché interveniamo: per informare e anche per formare ad una nuova mentalità più aperta e competitiva’’. A questo proposito, agli eventi è prevista la partecipazione dei cinque istituti superiori della Tuscia che prevedono nel loro ordinamento corsi per geometri.

‘’Il lavoro si crea – chiosa Giorgio Ricci, presidente del collegio dei periti industriali – offrendo nuove opportunità. Abbiamo aderito con piacere perché riteniamo che quella proposta sia la strada giusta. La crisi ha fatto molti danni e creato parecchie difficoltà, ma ha avuto come aspetto positivo un miglioramento complessivo della qualità professionale’’. ‘’La politica – conclude Massimo Neri, presidente del collegio dei geometri – sta distruggendo il lavoro autonomo, sia dei professionisti che degli artigiani. Facciamo sinergia per utilizzare al meglio questi strumenti innovativi che sono a disposizione e che troppo spesso e colpevolmente non sono abbastanza conosciuti’’.






Facebook Twitter Rss