ANNO 14 n° 117
Sequestrata la cucina dello stabilimento
Oggi nuovo sopralluogo dei vigili del fuoco; stazionarie le condizioni dei due feriti
10/08/2013 - 00:00

VITERBO - La procura della Repubblica di Civitavecchia ha disposto il sequestro della cucina del chiosco dello stabilimento balneare l'Altra Isola, in località Sant'Agostino, sul litorale di Tarquinia, dove, alle 14,45 di ieri, si è verificata un'esplosione che ha ferito gravemente due dipendenti.

Questa mattina, i vigili del fuoco eseguiranno un nuovo sopralluogo nella struttura, di proprietà della famiglia del sindaco di Civitavecchia Pietro Tidei, ma gestito da un imprenditrice, per approfondire le cause della deflagrazione. Se infatti non ci sono dubbi che l'esplosione sia stata la conseguenza di una fuga di gas, resta da accertare come e perché si sia verificata. Inoltre, dovrà essere verificato il rispetto di tutte le misure di sicurezza.

Nella tarda serata di ieri, le condizioni dei due feriti sono state definite stazionarie dai medici che li hanno in cura. Il giovane egiziano, Hatem Mohamed Salama, il più grave, è ricoverato al Sant'Eugenio di Roma con ustioni al volto e sul 25% del corpo; la donna romena, Vittoria Nastase, si trova nell’ospedale San Paolo di Civitavecchia. Nessuno dei due sarebbe in pericolo di vita.

Ieri pomeriggio, il sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola si è recato nello stabilimento balneare per verificare di persona la situazione. 'La fuga di gas - ha detto Mazzola - ha scardinato una porta del chiosco e ferito due persone. Lo stabilimento invece è agibile'.

Alla domanda su quali siano le condizioni di salute dei due feriti, Mazzoli ha risposto: ''Ho parlato sia con i vigili del fuoco che con gli operatori del 118 e, stando a quanto mi hanno riferito, posso dire che se la caveranno''.





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