ANNO 14 n° 118
Segregata con mani e piedi legati, un'udienza straordinaria per ascoltarla
La donna per anni avrebbe subite la violenza e le angherie del compagno, ora in carcere
14/09/2019 - 06:52

VITERBO – (b.b.) Avrebbe legato mani e piedi alla moglie e poi l’avrebbe chiusa all’interno del divano letto del soggiorno. Ma non solo, in un’altra occasione, le avrebbe infilzato le labbra con delle spille da balia per non farla parlare.

È iniziato ieri il processo per maltrattamenti, lesioni e sequestro di persona a carico di un 39enne viterbese, finito in manette il 26 marzo scorso e ancora detenuto nel carcere di Mammagialla. Difeso dall’avvocato Remigio Sicilia, a lungo avrebbe seminato il panico all’interno delle mura domestiche: circa 18 anni di soprusi e violenze che la donna sarebbe stata costretta a subire, così come i due figli della coppia, di 12 e 7 anni. Fino alla denuncia e all’arresto del padre.

Presente ieri mattina di fronte al giudice Gaetano Mautone, il 39enne dovrà tornare in aula il prossimo 5 novembre per un’udienza straordinaria in cui la moglie, in quello che si prospetta un lungo esame, racconterà al tribunale quanto costretta a subire in casa. Maltrattamenti, violenze e lesioni di cui spesso sarebbero stati spettatori anche i due bambini, che verranno ascoltati come testimoni in modalità protetta. Per questo il giudice nominerà un medico che possa presenziare alla loro audizione e possa supportarli psicologicamente.






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