CIVITA CASTELLANA – Scompare da Civita Castellana da circa due mesi e di lei, Amalia Voican 21enne di origini romene, non si hanno più tracce. Le amiche, preoccupate per la sua sorte e ansiose di ricevere notizie, si sono rivolte al programma di Rai 3 ''Chi l’ha visto?''

Amalia, conosciuta anche come Nena Panic, si è allontanata da casa il 16 aprile scorso e ''l’ultima volta che è stata vista era il 18 aprile – come raccontano le sue amiche alla giornalista Federica Sciarelli -. Amalia era a Roma, alla stazione Termini''. Il 18 aprile è anche l’ultimo giorno di attività sui social per la 21enne scomparsa, che su Facebook ha pubblicato una parte del testo della canzone ''Domani'' degli Articolo 31: ''Se domani un pensiero di ciò che era ieri ti chiamerà, tienilo con te perché dopo un giorno ancora forse se ne andrà''.

La 21enne è alta 1,65, ha gli occhi castani e i capelli neri: ''Ma probabilmente ora sono rossi o tendenti al biondo – precisano le amiche -, perché è da un po’ che non si fa la tinta''. La ragazza ha anche un grande tatuaggio sul braccio e un piercing tra le labbra e il naso.

''Per Amalia non è un periodo felice – spiega la giornalista e conduttrice del programma su Rai3 -. Vive da sola e ha un bel po’ di problemi: la vita non le ha risparmiato nulla. La preoccupazione maggiore è che sia finita in un brutto giro''.

''Potrebbe essere ovunque. Senza cellulare, senza documenti, senza nulla. I suoi genitori non sono in Italia – precisano le amiche – e non possono aiutarci nelle ricerche. La famiglia di Amalia siamo noi e le vogliamo dire: Se stai vedendo questo programma, ricordati che noi ci siamo. Siamo qui per te, sempre''.

Anche su Facebook un appello per ritrovarla: ''Stiamo cercando Amalia Voican (Nena Panic). Per favore, per chi gira a Roma, se avete qualsiasi informazione, contattateci. Per gli amici che ha a Roma, stampate delle foto e attaccatele nei quartieri. Se vi dice che non vuole essere trovata, non ha importanza. Riportate comunque le informazioni necessarie per trovarla. Condividete il più possibile, chiamate gli ospedali e le comunità di Roma. Fate di tutto, potrebbe essere in pericolo''.