ANNO 14 n° 117
Scarrozza squillo dalla stazione
alla piazzola di lavoro, a processo
L' ''autista'' fermato dai carabinieri con a bordo due ragazze nigeriane
21/05/2018 - 06:55

ORTE – Come fosse un dopolavoro, passava le proprie giornate a scarrozzare squillo dalla stazione di Orte fino alla loro piazzola. E viceversa. O almeno questo è quanto l’accusa contesta a M.A., finito a processo per sfruttamento della prostituzione.

Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, l’uomo quasi quotidianamente sarebbe andato a prendere le giovani ragazze alla stazione di Orte per portarle con la sua berlina grigio metallizzato sulla piazzola di lavoro e, a fine giornata, le avrebbe riaccompagnate a prendere il treno.

In gran parte originarie dell’Africa del Nord, le ragazze tutte maggiorenni sarebbero residenti a Roma. E sono proprio loro che il giudice monocratico Silvia Mattei vorrebbe chiamare in aula come testimoni, per avere una versione diretta di ciò che realmente accadeva all’interno di quell’auto.

Se l’uomo fosse all’oscuro dell’attività illecita della ragazze o se, al contrario ne fosse ben consapevole e ne traesse profitto.

''Più volte abbiamo ricevuto segnalazioni su questi strani movimenti di M.A. – ha spiegato in aula un carabiniere di Orte – così durante un posto di blocco, abbiamo deciso di fermarlo: a bordo della sua vettura c’era una ragazza di colore, classe 1986, purtroppo nota alle forze dell’ordine per essere una meretrice della zona''.

A dicembre di tornerà in aula per ascoltare anche la versione dell' ''autista'', poi arriverà la sentenza.






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