VITERBO - Diversi automezzi pesanti rubati nel territorio di Follonica finivano in alcuni capannoni in una zona rurale e impervia della provincia di Roma dove, mascherata da attività agricola, c'era una vera e propria officina clandestina che provvedeva a modificare i segni identificativi dei mezzi per poi rimetterli in circolazione senza poter essere rintracciati.
È quanto è stato accertato dai carabinieri della compagnia di Follonica che, indagando su diversi furti avvenuti nel territorio, sono riusciti a mettersi sulle tracce dei malviventi localizzando il punto dove venivano custoditi i mezzi.
Immediato il blitz dei militari dell’Arma di Follonica, unitamente ai colleghi di Civitavecchia, che sono entrati nel capannone trovandosi davanti non solo i mezzi rubati, ma anche attrezzature utilizzate per modificare telai, vernici e solventi per decolorare e riverniciare le carrozzerie.
Sono stati cosi denunciati i gestori dell’azienda agricola, uno dei quali residente a Tarquinia, che dovranno rispondere di riciclaggio. I mezzi recuperati sono attualmente sotto sequestro per ulteriori accertamenti.