VITERBO - 9,90 euro. Questo il valore del portafogli rubato da un ragazzo di origine rumena, nel punto vendita viterbese della catena Globo. Neppure 10 euro, eppure ora E. A. dovrà scontare una condanna a 2 mesi e venti giorni di reclusione. Una pena 'leggera e comprensiva' quella del giudice Rita Cialoni, rispetto a quella formulata dall'accusa. Che in aula aveva chiesto per la bravata del ragazzo, 8 mesi di condanna.

Era il 30 dicembre del 2010, tardo pomeriggio. Improvvisamente il sistema di antifurto del negozio in via Cassia, al Poggino, comincia a suonare. Gli uomini della vigilanza drizzano le orecchie e fermano il ragazzo: sotto la sua giacca, un portafogli nero da cui era stato staccato il codice a barre, ma non la placca antitaccheggio. Di un modello identico a quelli esposti qualche metro più in là delle casse.

 ''Non ricordo l'episodio nello specifico - ha spiegato la responsabile del punto vendita ascoltata in aula - furterelli del genere era all'ordine del giorno. Purtroppo.'' Ma questa volta il responsabile non l'ha passata liscia. Fermato e immediatamente denunciato per furto, è finito a processo davanti al tribunale viterbese.

Ieri, tra l'incredulità dei presenti, la condanna: 2 mesi e 20 giorni. 80 euro di multa e il pagamento di tutte le spese processuali. La sentenza è arrivata dopo oltre mezz'ora di camera di consiglio.