MONTE ROMANO – Musica di Vasco Rosso e rombi di moto hanno accolto la bara di Valentino Galantuomo davanti alla chiesa del Santo Spirito, dove oggi pomeriggio si sono svolti i funerali del 29enne morto nell’incidente stradale avvenuto domenica pomeriggio sull’Aurelia Bis.

Al rito hanno preso parte quasi tutti gli abitanti di Monte Romano, dove Valentino viveva con i genitori. Il carro funebre che ha trasportato la salma di Valentino dall’ospedale di Belcolle è stato “scortato” da una lunga fila di motociclette, la grande passione del giovane. E sulla bara era adagiato il casco del ragazzo. Tra i motociclisti c’era anche il fratello gemello Roberto, al quale, poco prima di spirare, Valentino è riuscito a telefonare per avvisarlo di aver avuto un grave incidente.

I funerali sono stati celebrati dal parroco di Monte Romano, don Giuseppe. Nell’omelia, il sacerdote ha citato Vasco Rossi e Freddie Mercuri ed ha affermato che la “vera vita spericolata per Valentino comincia ora. Spericolata – ha precisato – perché è senza pericoli per l’eternità”.

Al termine del rito la bara è stata portata a spalle dagli amici e dai due fratelli del giovane, Pasquale e Roberto. Infine l’ultimo breve viaggio fino al cimitero del paese, con i rombi delle moto a fare da colonna sonora.