ANNO 14 n° 118
Rissa finita a martellate, '''Tutti contro tutti''
Parla uno dei quattro carpentieri a processo per lesioni e tentato omicidio
22/11/2017 - 07:06

MONTEROSI – Due gruppi di operai a lavoro all’interno di uno stesso cantiere. Una serie infinita di sgarbi e ''dispetti, che si facevano a vicenda. E che sarebbero potuti finire in tragedia''. Perché, come racconta in aula uno dei quattro carpentieri finiti alla sbarra con le accuse di lesioni gravi e tentato omicidio, ''dallo spostarsi e nascondersi gli attrezzi fino a far volare parole pesanti di minaccia, è stato un attimo''.

E ancora più veloce passare dalle parole ai fatti. ''Il 5 dicembre del 2009 sono arrivato in cantiere e li ho visti nuovamente battibeccare: da una parte due fratelli, dall’altra la squadra di muratori. Li ho minacciati di farli licenziare. Ed è lì che è scattata la reazione dei fratelli''. O almeno questo è ciò che l’uomo, di origine romena, racconta ai giudici del collegio.

Prima uno di loro avrebbe tirato addosso a V.P. una livella, colpendolo al braccio, poi dopo essere stato raggiunto in pieno volto da un pugno ''di difesa, ha chiamato aiuto. In un attimo eravamo tutti contro tutti. C’era anche chi aveva in mano un martello, che ha provato a scagliare contro gli altri''.

Una rissa in piena regola, a cui avrebbero preso parte almeno otto o dieci persone, alcune delle quali rimaste non identificate. Ad avere la peggio i due fratelli, che – secondo quanto ricostruito in aula da uno degli imputati - avrebbero innescato la rissa e poi sarebbero stati sopraffatti dalla violenza dei colleghi operai.

Ritrovati a terra coperti di sangue e pieni di ferite, avrebbero subito lesioni gravissime. Presi a calci, schiaffi e pugni, e poi a martellate: uno dei due fratelli avrebbe ricevuto una raffica di colpi alle gambe e alla schiena. L’altro alla testa.

Ora sono parti offese nel processo a carico dei colleghi, accusati di tentato omicidio e lesioni. Si tornerà in aula il 1 dicembre.






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