Per lavorare nel settore delle risorse umane o per destreggiarsi in questo mondo alla ricerca del proprio lavoro dei sogni è indispensabile conoscere bene l'inglese. Soprattutto se sarà necessario interfacciarsi con multinazionali o per guadagnare punti sugli altri candidati è opportuno sfoggiare un inglese perfetto. Non basta averlo studiato a scuola: per parlare con naturalezza e convincere i selezionatori è opportuno esibire una certificazione linguistica che attesti le competenze in reading, writing, listening e speaking. Per raggiungere il top delle competenze linguistiche puoi seguire delle lezioni di inglese online con dei madrelingua. Tuttavia per evitare figuracce e incomprensioni e mostrare una certa sicurezza affidati a questa breve raccolta delle espressioni inglesi più utilizzate nell'ambito delle risorse umane.
L'inglese specialistico
Le lingue settoriali sono sempre molto complesse e anche l'inglese è ricco di espressioni tipiche dell'ambito lavorativo in cui viene impiegato. Per esempio english for business e english for negotiation o for meetings sono linguaggi caratterizzati da espressioni idiomatiche che non sempre hanno un corrispettivo letterale in italiano. Ecco un breve elenco a cui ricorrere in caso di emergenza:
• get/be given the sack: è un'espressione molto cruda che rimanda all'azione di raccogliere i propri oggetti. Evidentemente si riferisce al licenziamento;
• nine-to-five: indica l'orario di lavoro standard. Questo modo di dire deriva dall'orario consueto svolto negli uffici londinesi attivi dalle 9 alle 17;
• round-the clock: soprattutto in riferimento alle attività commerciali, quest'espressione si usa per indicare un servizio attivo 24 ore al giorno;
• white collar: è l'equivalente di 'colletto bianco' e allude al colletto della camicia indossata dagli impiegati;
• to draw up a contract: stipulare un contratto;
• to headhunt: reclutare il personale;
• to hire: assumere;
• commission: provigione;
• compensation package: pacchetto retributivo;
• duties: mansioni da svolgere.
Tra le espressioni idiomatiche più diffuse ci sono quelle riferibili alla strategia di lavoro o al modo di approcciarsi agli eventi e alle situazioni:
• to think big: pensare in grande, essere ambiziosi;
• win-win situation: è una situazione in cui tutti risultano vincitori e si usa per indicare un vantaggio reciproco;
• small talk: parlare di cose futili, senza centrare l'argomento;
• people person: è un'espressione utilizzata nella descrizione delle proprie attitudini ed indica la capacità di interagire senza timidezza con gli altri;
• the bottom line: la questione nodale. Quest'espressione è molto frequente nella presentazione di strategie o nei discorsi descrittivi;
• know/learn the ropes: significa familiarizzare con un nuovo ambiente di lavoro oppure un nuovo ruolo professionale;
• be in the dark: non conoscere qualcosa;
• at stake: a repentaglio. Sicuramente capiterà di ascoltare o di utilizzare questa espressione presentando i risultati o le ipotesi di un progetto;
• long shot: è un modo di dire per indicare un fatto che ha poche probabilità di realizzarsi;
• legal loophole: cavillo legale;
• backroom deal: accordo segreto stipulato all'insaputa degli altri collaboratori;
• to be on a roll: è un'espressione molto singolare per indicare quando si conseguono molti successi uno dopo l'altro;
• to see eye to eye: avere la stessa opinione sui fatti.
L'organigramma perfetto
Un'altra serie di termini inglesi che devono entrare nel tuo linguaggio riguardano i ruoli aziendali. Eccone qualche esempio:
• chairman: presidente;
• CEO (Chief Executive Officer): amministratore delegato;
• CFO (Chief Financial Officer): amministratore finanziario;
• clerk: impiegato;
• entrepreneur: imprenditore;
• inspector: sovrintendente;
• manager: dirigente;
• management: dirigenza;
• owner: proprietario;
• receptionist: addetto alla ricezione;
• salesperson: venditore;
• secretay: segretario;
• staff: gruppo di lavoro;
• supervisor: supervisore;
• technician: tecnico.