ANNO 14 n° 168
Riprese per Netflix a Vignanello, Castello Ruspoli è il set di “The Decameron”
Comunità e pandemia tra i temi della serie
Elsa
13/05/2024 - 06:53
di Elsa Berardi

VIGNANELLO – Non è fantasia, né letteratura: il territorio della Tuscia, attrattiva per il turismo e le iniziative culturali, è ancora una volta protagonista della scena italiana, stavolta con un tocco di internazionalità.

A Castello Ruspoli, dimora estiva dei discendenti di una famiglia nobiliare, si sono svolte le riprese della nuova serie Netflix, legata al realismo contenutistico di Boccaccio: il titolo, in anteprima, è “The Decameron”. La certezza di Maria Letizia Mariani, referente degli eventi ospitati dal palazzo, è il legame sviluppato dagli attori con la nostra porzione di mondo, che ha visto in Vignanello un centro propulsore.

Gli ideatori del progetto sono Kathleen Jordan e Jenji Kohan, mentre Tony Hale, Zosia Mamet e Tanya Reynolds fanno parte dei principali attori.

“Le riprese” continua la referente “sono durate per più di 70 giorni nel periodo tra febbraio e giugno del 2023”: sull’impiego elevato di tempo e risorse concorda il sindaco di Vignanello, Federico Grattarola, che esplicita il carico di scelte e riunioni portate avanti dal Comune. A sua detta il borgo della Tuscia è “sempre disponibile”, soprattutto per contribuire all’aumento dell’afflusso dei turisti attraverso misure mirate.

I luoghi della serie, in otto episodi -oltre a quelli dell’ambientazione viterbese- sono il giardino storico, il Parco della Marescotta e l'area adiacente all'antico ingresso delle segrete del Castello.

Tra le tematiche indagate dalle puntate si richiama il flagello delle pandemie, uno dei fattori più impattanti sui rapporti interni alle comunità. “Riprendere dopo il Covid le attività ordinarie” prosegue Grattarola “è stato difficile, appiattiti dalla solitudine com’eravamo, ma stiamo riprendendo a coltivare i rapporti sociali, fondamentali per noi”. Le vicende percorse dalla narrazione, infatti, sono inserite nel contesto fiorentino della peste nera del 1348, affrontato da personaggi che ambiscono alla leggerezza.

Un contesto curato, pronto ad accogliere e in fermento, esprime il dinamismo di un’area geografica dalle solide tradizioni, capace comunque di reinventarsi all’occorrenza. E se il nostro reinventarci è offrire teatri a celebri autori e interpreti, possiamo dire di aver centrato la nostra missione di promozione delle eccellenze.






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