CORCHIANO - 'La marcia che si è tenuta domenica a Corchiano contro le scorie nucleari ha rappresentato la massima espressione di unità politica, popolare e religiosa di un intero territorio'. Famiano Crucianelli, presidente del biodistretto della via Amerina e delle Forre (l'ente promotore dell'iniziativa No scorie), all'indomani della manifestazione ha la voce ancora tremante dall'emozione. La marcia è stata un grande successo di partecipazione, tanto da richiamare migliaia di persone (oltre 4 mila secondo le stime) al grido: 'Lasciate in pace il nostro territorio, non vogliamo essere la discarica d'Italia', come pure: 'Vogliamo lasciare un futuro pulito ai nostri figli'.Un successo che, come ha affermato lo stesso Crucianelli: 'ha superato anche le adesioni della marcia precedente di febbraio'.
Presidente lei pensa che questo successo sia frutto del lavoro di informazione a tappeto svolto fin d'ora in tutti i comuni della Tuscia?
In questi anni abbiamo portato avanti un lavoro di informazione veramente straordinario, e per questo ringrazio quanti si sono impegnati per farlo, lavorando instancabilmente notte e giorno, associazioni, comitati, sindaci, liberi cittadini. La nostra battaglia ha attraversato tutta la società. Ora finalmente l'obiettivo è possibile.
All'indomani della marcia, quale sentimento prevale?
Sicuramente una grande soddisfazione e una grande gioia è stato per me osservare una presenza cosi massiccia di persone, di sindaci, rappresentanti pilitici ed ecclesiali, di sindacati, associazioni, agricoltori, braccianti, insomma l'elenco è molto lungo. C'erano davvero tutti. La cosa molto importante è che questo evento ha rappresentato la massima espressione di unità politica, popolare e anche religiosa del territorio. Una collaborazione di portata storica possiamo dire.
Tuttavia resta ancora aperta la questione abbozzata dal ministro all'ambiente Fratin, in cui sembra accantonare l'ipotesi di un unico deposito nazionale…
Esatto. E' certo che le sue dichiarazioni ci abbiano rassicurato tuttavia ritengo che siano necessari altri due passaggi importanti: il primo è quello che le dichiarazioni debbano essere concretizzate in atti formali. La seconda è che deve essere ben definita la soluzione che il ministro ha tratteggiato, ossia che le scorie vanno mantenute in sicurezza dove sono attualmente stoccate in attesa di una soluzione definitiva prevista in Europa, con molta probabilità in Fnlandia e non certo qui.
Rispetto a questa mobilitazione generale c'è un' immagine o un episodio che le è rimasto impresso?
Sicuramente l'amore e l'entusiasmo delle persone. Tuttavia c'è stato un episodio particolare che più di tutti mi ha colpito positivamente. Due giorni prima dell'incontro mi sono appostato fuori all'istituto Colasanti. Ho parlato agli studenti che uscivano da scuola e nonostante il viavai generale sono riuscito a stabilire una comunicazione molto efficace con tutti loro. I ragazzi hanno fatto domande mostrando grande interessamento al tema. Questo ci aiuta a capire che spesso si fa della retorica sbagliata sui giovani, li si descrive poco interessati a cio che li circonda ed è sbagliato. Speriamo che con questa nostra grande mobilitazione riusciremo nell'impresa di lasciare loro un territorio più pulito e un futuro più promettente, devono sapere che è importante lottare per far valere i propri diritti perché anche l'impresa più difficile può essere vinta se si crede nelle proprie possibilità '.