ANNO 14 n° 79
''Quello che è avvenuto non ha niente a che vedere con il calcio''
Il presidente della Polisportiva Monti Cimini, Necci, dopo l'aggressione subita dalla sua squadra a Maccarese
26/03/2019 - 07:08

di Samuele Coco

SORIANO NEL CIMINO – E’ una vittoria dal sapore amaro quella ottenuta domenica nel campionato Promozione dalla Polisportiva Monti Cimini sul campo della Pian Due Torri, a Maccarese. A gara conclusa infatti, la società viterbese è stata aggredita negli spogliatoi da dirigenti e calciatori della squadra padrona di casa.

''Siamo senza parole, ma soprattutto proviamo tutti un grande dispiacere per quanto accaduto ai nostri ragazzi – afferma Francesco Pecci, il presidente della Polisportiva Monti Cimini -. I nostri giocatori hanno subito una aggressione da animali. Per tutta la partita l’ambiente è stato difficile: sono stati rivolti insulti verso la nostra squadra e i nostri calciatori, ma quello è qualcosa a cui ci si abitua e che si può accettare perché in un certo senso fa parte di quello che avviene nel rettangolo di gioco, ma quello che è successo negli spogliatoi è inaccettabile’’.

Secondo quanto riportato dalla Polisportiva infatti, quatto giocatori sarebbero stati aggrediti mentre si apprestavano a fare la doccia ed altri, intimoriti, si sarebbero chiusi nei bagni. ''Quello che è avvenuto va ben oltre il gioco del calcio – sottolinea ancora indignato Pecci – vogliamo perseguire queste persone nelle opportune sedi legali: nessuno si merita di subire quello che è toccato a noi domenica. A prescindere dal referto del giudice di gara, quello che vogliamo è solo tutelare i nostri ragazzi, quindi una aggressione avvenuta davanti a 20 testimoni merita il ricorso alla giustizia’’.

Un episodio che ha ferito tutti, lasciando il segno tra i dirigenti e i calciatori che erano presenti allo stadio. ''Noi dirigenti eravamo già andati via, ma nessuno si aspettava una sorta di epilogo come questo. Nei nostri precedenti non ci era mai capitata una cosa del genere – dice avviandosi alla conclusione il presidente -. Ieri mattina, tra le varie chat della società, ho letto un messaggio di scusa da parte del loro direttore sportivo, ma credo che in questi casi scusarsi non sia sufficiente. Come molti ormai sapranno, il calcio dilettantistico non vive certo un buon momento, ma se si continua a dare questo esempio ai giovani allora è meglio che la domenica ce ne stiamo tutti a casa con le nostre famiglie’’.







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