ANNO 14 n° 79
''Qualunquemente'', quando la realtą supera la fantasia...
Il pranzo dei centri anziani del 18 novembre usato per la propaganda di Astorre
12/12/2018 - 01:44

VITERBO - ''Qualunquemente'' alla viterbese. Sembra solo un film comico quello che vede un brillante Antonio Albanese alle prese con una improbabile candidatura alla carica di sindaco e invece, a Viterbo, c'è qualcuno che ha pensato di prendere sul serio i successi della comicità all'italiana e di trasformarli in realtà. La gita degli anziani raffigurata nella pellicola diventa così un pranzo mentre la candidatura non è più a sindaco bensì a segretario regionale del Partito Democratico.

La redazione di Viterbonews24 ha raccolto la denuncia di alcune persone con qualche capello bianco che pensavano di averne viste e vissute di tutti i colori e invece sono stati loro malgrado spettatori di uno spettacolo alquanto surreale. A fine novembre, infatti, si è svolto un curioso ''Pranzo degli anziani'' che ha visto, come da locandina ufficiale, la partecipazione di alcuni centri anziani tra cui il ''San Carlo di Pianoscarano'', ''La Pila'', ''Il Pilastro'', ''Cna Pensionati'', il ''Centro Carramusa'' e, pare, anche un centro appartenente ad una delle frazioni di Viterbo. Fin qui nulla di comico.

Il bello, si fa per dire, arriva quando gli ignari ospiti che si sono rivolti alla nostra redazione si sono trovati di fronte, in maniera del tutto inaspettata, autorevoli esponenti del Partito Democratico viterbese e romano. Tutti a sponsorizzare la candidatura alle primarie del Pd di uno dei candidati, Bruno Astorre, con tanto di appelli al microfono e di ''santini'' elettorali con il simbolo del Pd e con lo slogan qualunquementistico ''Unità, Umiltà, Umanità'' tra l'incredulità degli anziani che volevano solamente prendere parte al pranzo conviviale.

A ben vedere, suscita più di qualche perplessità il fatto che a trasformare il pranzo in un appuntamento ''elettorale'' siano stati dei centri sociali comunali – sovvenzionati, in parte, con risorse pubbliche – che, per la loro stessa natura, dovrebbero evitare di organizzare pranzi o cene per i candidati politici. Ancor più se non si tratta di libere e universali elezioni ma delle primarie di un partito. Come a dire, un conto è l'esercizio della libertà di espressione, un altro è schierare i centri anziani della città all'interno di uno schema di partito.

Verrebbe infine da domandarsi se il Comune sapesse qualcosa e, in caso affermativo, se abbia ''sostenuto'' tale pranzo elettorale o se, vista la distanza politica dell'attuale maggioranza a Palazzo dei Priori con le primarie del Pd, l'abbia semplicemente tollerato. Sarebbe interessante anche un chiarimento da parte dal senatore Bruno Astorre, nel frattempo uscito vincitore dalle primarie, e dagli esponenti del Pd viterbese presenti. L'importante è che non sia una risposta ''qualunque''.





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