ANNO 14 n° 117
PTPR richiesti chiarimenti sulla cancellazione
Si rischia di dover pagare di nuovo i diritti per le pratiche edilizie
03/12/2020 - 12:08

 VITERBO 'Relativamente alla sentenza che ha cancellato il Piano Territoriale Paesaggistico Regionale (PTPR) della Regione Lazio, devo evidenziare a malincuore che questa sta continuando a provocare enormi danni ai cittadini, agli uffici tecnici comunali ed ai professionisti della nostra provincia. Pochi giorni fa, infatti, è arrivata una nota di chiarimento da parte della soprintendenza, che sosteneva il ritorno alla legge n.24 del 1998 (art.21) per l'esame delle pratiche edilizie in aree sottoposte a vincolo paesaggistico.

In pratica una mazzata ancora peggiore della sentenza, perché di fatto, ad oggi, secondo questa normativa, i cittadini possono presentare soltanto le pratiche per interventi 'di ordinaria e straordinaria manutenzione, risanamento, recupero statico ed igienico, e restauro conservativo'. Questa interpretazione esclude richieste di costruzione di nuovi fabbricati, le ristrutturazioni e i cambi di destinazione d'uso.

Ma non è finita qui perché, secondo alcuni avvocati che stanno seguendo i contenziosi nati per questa vacatio normativa, l'articolo 21 della legge 24 del 1998 parrebbe abrogato da una sentenza costituzionale. Questo sta gettando nel caos il settore tecnico edilizo di tutto il nostro territorio.

Ricordo a tutti che Zingaretti, poche settimane fa, garantiva di avere un piano B pronto.Di questo piano B non si vede traccia, ma nel frattempo la soprintendenza sta rimandando indietro le pratiche come 'improcedibili' con il rischio, per tantissimi cittadini, di dover pagare nuovamente i diritti per una nuova istruttoria.

Il rischio non è di poco conto, perché di pratiche in corso ce ne sono tantissime, considerando anche i sismabonus e gli ecobonus.Non solo pratiche di fabbricazione e ristrutturazione, ma anche procedure per demolizioni abusive sono ferme e impantanate, provocando un'altra serie di problemi di diversa natura e pericolo.

 

Come Forza Italia chiediamo che l'amministrazione regionale si faccia carico del problema, porti in giunta le linee guida e le faccia approvare rapidamente da un consiglio regionale straordinario.

È un problema grave che, per negligenza del Partito Democratico, sta paralizzando un pezzo di economia nella nostra provincia.

 Andrea Di Sorte

Commissario provinciale di Forza Italia






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