ANNO 14 n° 117
Prima categoria, Velka
la storia continua
Il neo presidente Errichiello: ''Ora diventeremo una realtà solida''
19/11/2015 - 02:01

TARQUINIA – Il Velka Tarquinia non muore. Anzi: ''Risorgerà e con il tempo diventerà una solida realtà del nostro territorio''. Parola di Cristian Errichiello, da martedì scorso nuovo presidente della società tirrenica salvata, usando un termine tipicamente calcistico, in piena zona Cesarini dal fallimento certo. Dopo una lunga trattativa è arrivato l'accordo con l'ex massimo dirigente, Giovanni Guarisco, che ha ufficialmente sancito il passaggio di consegne e fatto sì che la squadra, iscritta la campionato di Prima categoria, continuasse a vivere.

''Sono molto felice che la questione si sia alla fine risolta per il meglio - dice Errichiello - ci siamo impegnati per arrivare a questo accordo e subito dopo la fumata bianca di martedì ci siamo messi al lavoro. La nostra intenzione - spiega il neo numero uno - è quella di far rifiorire la società e costruire fondamenta per far si che con il tempo diventi una solidà realtà''. Una realtà, come detto, che stava per cadere nell'oblio senza l'intervento di Errichiello, noto broker e manager della Remax Revolution, la multinazionale immobiliare conosciuta in tutto il mondo. Da due trasferte, infatti, la squadra non si era potuta presentare alle gare, per problemi economici e di spostamento, subendo di conseguenza due sconfitte a tavolino.

Con il pericolo ormai scampato, ora, si può cominciare a guardare e programmare per un futuro migliore. In cantiere ci sono tanti progetti sul quale la neo proprietà ha già cominciato a lavorare. ''Sicuramente dal prossimo anno cercheremo di formare un settore giovanile - riprende Errichiello, subito in visita alla prima squadra dopo aver preso per mano le redine del club - partendo da qui cercheremo di costruire qualcosa di importante, che possa dare la possibilità ai ragazzi di Tarquinia di poter continuare a correre dietro i propri sogni. Siamo contenti e molto motivati - conclude - ora non resta che metterci al lavoro''.







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