Spesso nella pratica comune si usano indistintamente i due termini e si rischia anche di fare confusione. Anche se il più delle volte coincidono con lo stesso immobile, nel senso che di solito la “prima casa” è anche l’ “abitazione principale”, soprattutto se si possiede un solo immobile, è bene conoscerne le differenze.
La “prima casa” è un concetto legata alla tassazione nella fase di acquisto ed è fondamentale per poter usufruire di una serie di agevolazioni, tra cui l’imposta di registro ridotta al 2% (era il 3% fino al 31/12/2013) e l’imposta sostitutiva (nel caso si usufruisse di mutuo) dello 0,25%, anziché 2%.
Le condizioni principali affinchè l’acquirente possa usufruire sono:
1. che non abbia la proprietà (né l’usufrutto) di un’altra abitazione situata nello stesso Comune di quella che intende acquistare;
2. che abbia la residenza (o si impegni a portarla entro 18 mesi dall’atto notarile) nel Comune presso il quale è ubicato l’immobile oggetto dell’acquisto;
3. che non sia proprietario né usufruttuario di un’altra abitazione, su tutto il territorio nazionale, acquistata con le agevolazioni previste per la prima casa.
L’ “abitazione principale”, invece, è un concetto diverso, e si intende la casa nella quale il proprietario ed il proprio nucleo familiare dimorano abitualmente. L’immobile deve essere costituito da una sola unità abitativa e ad essa può essere collegata una sola pertinenza per ogni categoria catastale tra C/2 (magazzino), C/6 (garage), etc.
Il concetto di abitazione principale è importante, ad esempio, al fine di stabilire l’importo dell’IMU ovvero la tassa di possesso.