ANNO 14 n° 118
Polizia penitenziaria
di nuovo in agitazione
Domani assemblea sindacale sui temi caldi. Probabile un'altra fiaccolata
23/11/2015 - 10:55

VITERBO – Polizia penitenziaria di nuovo in agitazione. Le segreterie provinciali dei sindacati Sappe, Uilpa penitenziari, Cisl Fns, Sinappe, Cgil e Osapp, comunicano di voler proseguire la protesta indicendo per domani, martedì 24 novembre, un'assemblea che avrà inizio alle 14 nella sala Rossi della casa circondariale di Viterbo, con la presenza di tutto il personale. Una decisione che arriva ‘’dopo aver indetto lo stato di agitazione nel mese di ottobre – scrivono le organizzazioni sindacali -, per problematiche relative alla sicurezza del personale di polizia penitenziaria dell'istituto di Viterbo, specie alla luce degli ultimi risvolti che minano direttamente la tranquillità e i diritti degli agenti’’.

L’obiettivo è decidere insieme la strategia da adottare per la risoluzione delle criticità. ‘’Su tutte – seguita la nota dei sindacati - il mancato pagamento degli straordinari del mese di dicembre. Il periodo è decisamente duro, molti cittadini sono senza stipendio e tanti giovani non hanno lavoro. Certo, non dobbiamo essere catastrofici, noi una base sicura ce l'abbiamo, però è pur vero che avendo lavorato onestamente ed avendo fatto i conti con una cifra, trovandosi 300/400 euro in meno siamo costretti a fare dei correttivi, delle rinunce a discapito della serenità familiare. Non è la situazione di tutto il corpo ma solo di Viterbo e per un mero errore tecnico. Non vogliamo la testa di nessuno, specie se padre di famiglia come tutti noi, vorremmo solo una soluzione per avere ciò che ci appartiene. Gradiremmo spiegazioni dal Direttore e non in un semplice foglio attaccato al muro’’.

‘’Poi il problema della caserma – continuano i sindacati -. Si prevede un pagamento di un canone della stanza che si usa. Nel corpo molti colleghi sono costretti lavorare fuori sede e per questo da sempre sono presenti negli istituti caserme alloggio. Ora per occupare una stanza, spesso in 2/3 persone, dovrebbero pagare un corrispettivo in denaro. Lo dicono le circolari ministeriali, ci dicono dalla direzione. Vero, ma a parte che il ministro in persona con apposito decreto ha intimato al Dipartimento di ritirare le circolari che prevedono il pagamento delle caserme, è pur vero che le circolari parlano di locali a norma. Attualmente le stanze sono tutt'altro che a norma. Arredi vetusti, locali pieni di umidità e muri da ritinteggiare, bagno senza bidet, acqua calda a singhiozzo, insomma vere e propria ‘cella’. Alcuni colleghi nel tempo hanno persino risistemato le stanze a proprie spese. il concetto è che si potrebbe anche pagare un canone simbolico, ma solo dopo aver messo a norma le stanze’’.

Si passa poi alla questione delle ferie nel periodo natalizio. ‘’Sembra che saranno negate le ferie al personale che vorrà stare a casa con la propria famiglia in almeno una festività – scrivono i rappresentanti degli genti della polizia penitenziaria -. Colleghi che risiedono fuori regione vorrebbero lavorare una festa e passare libera l’altra, o Natale o capodanno. Ci sono i numeri per farlo, il lavoro cosiddetto a ‘turno h 24’ funziona così’’.

Infine, il tema delle luci dell'istituto. ‘’Dopo un timido intervento, tra l'altro osannato e fatto proprio da una sola sigla in evidente atteggiamento strumentale, ma ad oggi praticamente nullo, la situazione è come un mese fa, l'istituto è al buio – conclude la nota sindacale -. Servono oltre 150mila euro non 10mila come promesso/elemosinato dal provveditore, soldi tra l’altro mai arrivati. Insomma, c'è molta carne al fuoco e vorremmo delle soluzioni per poter far stare in tranquillità i colleghi che ogni giorno servono umilmente lo Stato in un periodo che tra l’altro di serenità ne offre poca. Vediamo cosa esce dall'assemblea per decidere le modalità del prosieguo dello stato di agitazione, abbiamo fatto una fiaccolata nel mese di ottobre, sarebbe in tema natalizio una per dicembre...’’.






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