ANNO 14 n° 120
Pestata a sangue
dal marito egiziano
perché non voleva convertirsi all’Islam
06/10/2014 - 00:00

VITERBO - Pestata a sangue, insultata e minacciata dal marito di non poter più vedere il figlio maschio perché si rifiuta di convertirsi all'Islam. E’ storia di una donna italiana che risiede in provincia di Viterbo, a Civita Castellana, e che, dopo aver sposato un egiziano e aver avuto da lui due figli, è stata costretta a chiedere il divorzio a causa della violenza e degli insulti subiti negli anni solo perchè non ha mai accettato di abbracciare la religione musulmana.

Una vicenda che ha portato la donna sull'orlo del baratro, rischiando anche di perdere il figlio maschio perché considerato dal padre di sua proprietà. Dopo anni di aggressioni e insulti, a suon di ''maiala, infedele, cane'', l'ultimo pestaggio, avvenuto a settembre scorso: ''Sarà fatta la giustizia di Allah'', le ripeteva il marito mentre inveiva contro di lei al punto da costringerla a recarsi in ospedale.

Lì i medici le hanno riscontrato traumi al volto, ecchimosi al collo e alle braccia e prescritto trenta giorni di prognosi. Ma nessun dolore era così intenso come la paura di quel mostro che, in nome di Allah, voleva rapire il figlio maschio e riportarlo in Egitto per educarlo secondo le regole dell'Islam. Già dalla nascita, infatti, al bimbo era stata inculcata la religione musulmana. La coppia ha anche una figlia femmina che però, da parte del padre, non ha mai ricevuto attenzioni, solo disprezzo e noncuranza.

Esasperata e impaurita dopo l'ultima aggressione, alla fine Maria ha trovato il coraggio di denunciare suo marito alle forze dell’ordine e di portare avanti le pratiche di divorzio.''Le cose sono peggiorate - si legge nella denuncia presentata ai carabinieri - quando ho iniziato ad intervenire per difendere mio figlio a cui mio marito inculcava in modo verbalmente aggressivo la religione musulmana.

Da quel momento il rapporto è precipitato e ha iniziato ad aggredirmi e umiliarmi anche davanti ai miei figli. 'Vostra madre è una mignotta’' diceva loro''. Oltre a tutto questo, poi, impartiva a moglie e figli anche delle limitazioni: ''Nel fine settimana non potevamo andare al mare perché lui non voleva'', ha raccontato la donna ai carabinieri.






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