ANNO 14 n° 117
“Pd, fulcro del cambiamento del Paese”
Lo dichiara Melilli presentando la mozione “#in cammino per Renzi”
20/03/2017 - 23:49

VITERBO – Proseguono le iniziative in vista del congresso nazionale Pd. Oggi in campo la mozione “#in cammino per Renzi” presentata a Viterbo con la partecipazione del segretario regionale Fabio Melilli, la deputata Alessia Morani, la presidente della regione Umbria Catiuscia Marini, il segretario della federazione provinciale Andrea Egidi e Alessio Trani.

“Ripartire da un Pd che ha il coraggio di un'idea riformatrice del Paese”. E' la sintesi fornita dalla deputata Morani che ricorda il suo arrivo in parlamento nel 2013 tramite le Primarie con Bersani. La sconfitta al referendum “è stata una battuta d'arresto” ma “quei 13 milioni e mezzo di persone che hanno detto sì testimoniano che una parte di italiani vuole le riforme”.

Per la Morani bisogna “creare un partito pensante, che sappia declinare la politica alla luce dei nuovi bisogni e delle risposte che vogliono i cittadini, saremo chiamati a riformare il welfare”.

E a chi dal fronte di Orlando parla di pluralità fa notare: “Bene la pluralità ma non significa che ognuno parla la lingua che gli pare. Le nostre sfide non stanno nel centrosinistra, il nemico è quello esterno al partito”.

Idea condivisa anche dalla governatrice dell'Umbria Marini. “Sbagliato se il congresso parlerà al proprio interno, in gioco ci sono il ruolo e la credibilità del partito. Bisogna costruire una nuova visione politica del Pd, popolare e non populista. Più in sintonia con la testa che con la pancia del Paese. Occorre ridare centralità alla politica capace di avere una visione, di elaborare delle politiche, di mettere in campo azioni pragmatiche”.

Il Pd di Renzi “ha anche l'ambizione di cambiare l'Europa, con partiti e leader che credono nell'Unione”.

Sguardo ampio e mente aperta li chiede anche Egidi che puntualizza: “Non è il congresso della nostra federazione. Anche se è chiaro che l'esito avrà ricadute sul territorio”. Ma intende evitare la dinamica della rincorsa e della conta. “E' importante ricostruire e rafforzare il partito nel congresso. Vivrò questa stagione congressuale provando a far entrare chi sta fuori piuttosto che preoccuparmi della conta”.

Tra i molti presenti anche il deputato Alessandro Mazzoli, che sostiene il ministro Orlando, “perché il partito è unico ed è giusto ascoltare tutti”.

E il segretario regionale Melilli lo ringrazia per il gesto politico. Poi ricorda il 4 dicembre, la sconfitta al referendum che è stata anche sconfitta di una stagione politica “perché sul piatto non c'era solo la riforma costituzionale ma un cambio di passo che era la ragione stessa del governo Renzi”. Con il congresso per Melilli “ci giochiamo il far restare il Pd come fulcro del cambiamento del Paese. E Renzi è l'interprete della stagione del cambiamento, della collocazione del partito sul terreno delle riforme ardite”.

E conclude con un monito: “Se qualcuno immagina che il congresso determini le candidature è fuori dalla realtà. Il fronte da temere non è quello interno ma quello dei populismi”.






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