ANNO 14 n° 117
''Papa Francesco sta dividendo la Chiesa''
Il vaticanista viterbese, Amerigo Mascherucci, molto critico sul Pontefice
27/10/2018 - 06:23

VITERBO – (MDL) E’ un giudizio molto critico quello che Amerigo Mascherucci, riserva a Papa Francesco. Il giornalista vaticanista viterbese scrisse un articolo due giorni prima dell’Habemus Papam e dell’elezione di Bergoglio al soglio di Pietro, che gli valse il soprannome di ''sibilla della Tuscia''. In quel pezzo nel quale predisse la sua successione al pontificato, scrisse anche che: ''Forse è il Papa ideale per l’epoca che stiamo vivendo''. Oggi il suo giudizio è cambiato. Per spiegare come e perché, Mascherucci ieri pomeriggio è stato ospite del ''Salotto delle 6'' presso la biblioteca comunale degli Ardenti.

Sollecitato dalle domande di Benedetta Lomoni, Mascarucci ha detto che ''non è il Papa ideale, sta dividendo troppo la Chiesa, sta facendo smarrire i cattolici, sta creando disorientamento''.

Nel corso dell’incontro in cui è stato presentato anche il suo libro, ''La rivoluzione di Papa Francesco. Come cambia la Chiesa da Don Milani a Lutero'', Mascherucci ha evidenziato tutte le contraddizioni di un Pontefice che si presenta come il Papa del cambiamento ''ma la rivoluzione – ha detto il vaticanista – è più di forma che di sostanza. E’ la sostanza che mi preoccupa. Un Papa che continua a parlare con Scalfari salvo poi la Santa Sede correre a smentire''.

Tra i diversi passaggi Mascherucci ha parlato delle dimissioni di Benedetto XVI, su cui – pare – abbia avuto un ruolo anche Obama che poi avrebbe saluto positivamente l’elezione di Bergoglio. ''Quando Papa Francesco è andato negli Stati Uniti – ha detto Mascarucci – ha parlato di temi più da agenda urbana, tenendo sottotono questioni come l’aborto, l’eutanasia, l’ideologia Gender, forse per non imbarazzare Obama''.

Parlando degli ultimi tre pontefici, Mascherucci ha osservato come ''Papa Francesco sembra voler seguire Giovanni Paolo II, un Papa più mediatico che era rigidissimo sulla dottrina ma piaceva ai giovani. Papa Benedetto, invece, è stato un teologo. Gli è mancato il contatto con la gente e neanche cercava l’attenzione mediatica''. Bergoglio viene descritto dal vaticanista come una figura grigia, che prova a gettare dei sassi nello stagno, rispetto a certi temi, per vedere l’effetto che fa.

''La scelta del nome ''Francesco'' – ha detto ancora Mascherucci è stata dettata per dare un segnale di rottura rispetto al passato, per lanciare un messaggio di povertà in un momento in cui, nei mesi precedenti, il Vaticano era stato investito da forti polemiche per via dello Ior. E’ stata una mossa populista per dire ''come me la Chiesa cambia''. Personalmente – ha concluso Mascherucci – sono molto deluso''.

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